ANCONA CITTA ACCOGLIENTE, INTERVIENE IL SINDACO MANCINELLI

“Ancona sta imparando a diventare una città accogliente. Sta imparando perché nella sua storia, nella sua tradizione, la nostra città non è stata in passato una città turistica ma città mercantile e commerciale grazie al porto. La città sta imparando questo nuovo mestiere e quando si impara ci sono giornate che riescono meglio e altre un po’ meno” così è intervenuta il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, questa mattina riguardo la giornata di ieri che ha visto in città la concomitanza di molti eventi di sport, di aggregazione e la presenza in città anche dei crocieristi.

.”Fermo restando che strada da fare ce n’è – continua il sindaco di Ancona -, vedrei il bicchiere mezzo pieno: ieri non era tutto chiuso. Stiamo imparando. E vedo che tutti stanno collaborando sia nelle istituzioni che negli operatori che i cittadini; stiamo imparando ad essere più accoglienti e l’impegno è apprezzabile. Il turismo per questa città è una nuova frontiera. Nel frattempo voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e collaborato agli eventi di questo weekend che hanno richiamato in Ancona migliaia di persone e favorito le nostre attività economiche”.

“Ancona città accogliente” è uno dei tre punti che fanno parte del programma di lavoro dell’Amministrazione per il rilancio della città. Gli altri due aspetti sono rappresentati da Ancona città di mare e Ancona città capoluogo.

“Ancona città di mare. Dobbiamo recuperare un rapporto-identità con il mare in tutte le declinazioni da mare città-porto al mare-balenare. E’ una idea ormai condivisa da tutta Ancona – spiega Valeria Mancinelli -. Gran parte degli interventi riguardano il fronte mare e vanno da Torrette a Portonovo; sono interventi di forte spessore anche dal punto fisico (interramento in area frana), potenziamento Marina Dorica, interventi alla Mole, interventi sul porto antico, gli interventi al Passetto. La città si gioca il suo futuro e sviluppo economico nel rapporto con il mare. L’altro aspetto à Ancona città capoluogo: che reinventa il proprio ruolo di capoluogo. I confini sono ormai mobili: si passa dalla Macroregione alla regione italiana. Dobbiamo riappropriarci della nostra identità e partendo da questa guardare ad un ruolo più ampio che non è più legato ai confini amministrativi. Da questo punto di vista passi avanti concreti ne abbiamo fatti in questi due anni, sia sul fronte dell’area vasta ma anche guardando alla Macroregione Adriatico-Ionica” conclude il sindaco.