Mole: arca dell’arte per le opere sfollate dalle zone del sisma

La Mole Vanvitelliana è divenuta una sorta di “arca dell’arte” accogliendo le opere sfollate dalle zone del sisma.
Così come avveniva durante il Secondo Conflitto Mondiale, quando i capolavori dell’arte italiana venivano ricoverati in altre sedi (o perchè sfollati da strutture distrutte o per salvaguardarli dal trafugamento) le opere d’arte delle zone colpite dal terremoto hanno trovato momentaneamente una nuova casa ad Ancona.
Il Comune ha immediatamente accolto la richiesta della Soprintendenza di ospitare presso alcuni spazi della Mole Vanvitelliana le opere d’arte danneggiate o a rischio provenienti dalle aree terremotate, rendendosi disponibile a riorganizzare l’area al fine di tutelare, restaurare e proteggere tali opere.
“Il compito di una città, e ancor più di un capoluogo di regione, è quello di prendersi cura del territorio, dei suoi abitanti, del suo patrimonio” sottolinea il Sindaco Valeria Mancinelli . “Lo faremo con orgoglio e dedizione, per il tempo che ci vorrà, all’interno di un monumento capace di abbracciare tanto le persone quanto le opere d’arte. Lo faremo con spirito di servizio nei confronti dei tanti Comuni terribilmente colpiti dal sisma, che ci auguriamo tornino presto in grado di ospitare i loro simboli, i dipinti, le statue, gli oggetti d’arte, senza i quali è difficile concepire una comunità. Ci mettiamo a disposizione della Soprintendenza, che ci ha coinvolto in questa operazione con grande tempestività e concretezza.”
All’interno della Mole si prevedono depositi per le opere in spazi attualmente utilizzati dal Comune e dal Museo Omero, e un laboratorio di restauro.