Il Ministro Valeria Fedeli ad Ancona: valorizzare la fascia prescolare zero-sei anni

Promosso dal Coordinamento pedagogico marchigiano, che si è costituito tre anni fa, prima della legga sulla “buona scuola” (107/2015) e perciò prima dei recenti decreti attuativi di cui tanto si sta parlando, si è svolta ad Ancona una iniziativa pubblica sul progetto zerosei, cui è intervenuto il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, seconda firmatrice, dopo la senatrice Puglisi, della legge. L’incontro è stato introdotto dall’assessore alle Politiche educative Tiziana Borini- lunga esperienza di pedagogista alle spalle- che , dopo avere ripercorso l’esperienza e il ruolo importante del coordinamento pedagogico marchigiano e del lavoro svolto, ha sottolineato come con la nuova legge il nido, in continuità con la scuola d’infanzia, entri finalmente di diritto a far parte del percorso educativo-scolastico riconoscendo la funzione formativa a partire dai primi tre anni di vita.

Al Ministro Fedeli l’assessore ha chiesto quindi alcuni precisazioni sui tempi di attuazione della riforma e sui rapporti numerici , da definire. La rappresentante del Governo ha ricordato come il percorso di accompagnamento del bambino dalla nascita- che sottende alla nuova normativa- e il passaggio da una visione di welfare/assistenzialismo (nido come servizio a domanda) ad una di “scuola integrata di educazione e formazione” non sia per nulla scontato e sia il frutto di una battaglia e un impegno di anni. “ I primi 1000 giorni di vita del bambino, come testimoniano ricerche internazionali- ha detto- sono determinanti nella sua formazione e perciò l’impegno e le risorse dele istituzioni devono andare in quella direzione.

Il punto fondamentale e sul quale il gruppo di lavoro dovrà concentrarsi sono le linee guida e i contenuti da inserire. In questo contesto a figura del coordinatore pedagogico sarà centrale”.
All’intervento del Ministro si sono susseguiti quelli dell’assessore regionale all’Istruzione Loretta Bravi che ha additato il ruolo della filiera e la necessità di una visione di insieme come modus operandi.

“E’ necessario- ha detto- un sistema che educhi, sostenga e accompagni il bambino e la famiglia”. E se il dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale, Marco ugo Filisetti, ha fatto presente lo stato di buona salute dei nidi e delle materne della regione, che registrano una elevata percentuale di presenze, a fronte peraltro di un calo demografico su cui riflettere, il referente del Gruppo nazionali asili nidi- nel plaudire alla legge 107- ha fatto appello alla esigenza di una qualità alta dei servizi confidando in un iter non troppo lungo, che darà dignità al bambino e a chi opera nel settore, grazie anche alla formazione e ai titoli di studio richiesti in futuro.

Molto interessante l’intervento delle portavoci del tavolo di coordinamento pedagogico delle Marche, Alda Bonetti e Jessica Omizzolo, che hanno relazionato sul lavoro svolto in tre anni, dal manifesto del coordinamento agli interessanti risultati della mappatura delle figure professionali esistenti nella regione. Dall’indagine è emersa una serie di criticità e lacune ma anche correttivi e proposte.

Del tavolo di Coordinamento pedagogico fanno parte i Comuni di Senigallia, Falconara Marittima, San Benedetto del Tronto, Macerata, Fermo, Pesaro, Fano, Jesi e Ancona che ha svolto il ruolo di promotore. La condivisione della progettualità su questo tema ha come obiettivo: far emergere l’importanza della figura professionale del Coordinatore Pedagogico, diventare un interlocutore stabile della Regione e dell’Ufficio Scolastico Regionale nelle scelte in materia di 0-6 anni; realizzare un percorso formativo professionale comune per tutti i coordinatori delle Marche; promuovere l’applicazione della legge 107/2015 -Decreto n. 65/2017 per l’istituzione del Coordinamento Pedagogico territoriale, nonché l’ applicazione della legge regionale 9/2013 art. 15 in tutte le realtà del territorio marchigiano.