Via Podesti, un lavoro certosino per il recupero del manto stradale

 

 

 

L’operaio dell’impresa strofina con forza la spazzola di ferro sul cubetto di arenaria, poi sarà la volta del martello e dello scalpello per renderlo perfettamente omogeneo così sarà possbiile restituirlo alla sua originale collocazione, lì, sul selciato di via Podesti.

Un lavoro certosino, con il recupero del 60-70% dei sampietrini è quello che sta portando avanti il consorzio CAR, Consorzio Artigiani Romagnolo di Rimini, che ha vinto l’appalto da 300mila euro per il rifacimento di via Podesti.

Stamane sopralluogo sul cantiere per l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ancona, Paolo Manarini assieme al direttore lavori, geometra Giorgio D’Intino, per verificare lo stato di avanziamento delle opere.

“Se il tempo ci assiste – puntualizza l’assessore Manarini – saremo nella fase finale dei lavori intorno al termine dell’anno. Si tratta di un lavoro di grande precisione, realizzato per stralci, proprio per rispondere al meglio alle esigenze di una strada che da oltre vent’anni aspettava di essere rimessa a nuovo. Completata questa faremo dei lavori di risistemazione, a tratti, anche per le vie Astagno e Cialdini.

In tutta la città abbiamo in corso quattro accordi quadro per risistemare strade, marciapiedi, opere di decoro, per una  spesa complessiva di 440 mila euro.

Il territorio, suddiviso in zona Nord, Sud, Est e Ovest, è ambito di lavoro per le quattro ditte che progressivamente agiscono in base al programma stabilito dall’Amminstrazione.   Tornando a via Podesti, speriamo di non avere imprevisti e di poter rispettare i tempi”.

 

L’obiettivo per questa strada (sulla quale si affacciano edifici storici, come palazzo Malacari, la casa natia del Podesti, l’arco Papis del ‘500 e altri manufatti di valore monumentale che raccontano la storia passata di Ancona n.d.r.),  spiega il direttore lavori, D’Intino, è quello di livellare il fondo stradale, tenendo conto delle caditoie e dei pozzetti dei sottoservizi ma anche degli accessi alle autorimesse private come pure delle soglie delle abitazioni.

“Modellata la forma della sede stradale a schiena d’asino, si lascia lateralmente la pendenza per favorire il recepimento delle acque pluvie da parte delle caditoie. Poi si posano i cubetti di arenaria, manualmente, uno ad uno, secondo uno schema ad archi contrastanti che favorisce la solidità e la resistenza della sede stradale al transito delle auto. Dopo la posa debbono obbligatoriamente trascorrere 15 giorni affinché il materiale ‘maturi’, ovvero acquisisca quella stabilità necessaria ad evitare future deformazioni con il passaggio dei mezzi” spiega il direttore lavori d’Intino.

 

 

 

Attualmente gli operai sono all’opera nella parte bassa di via Podesti, cioè quella che da su Corso Stamira, un centinaio di metri che dovrebbero essere completati, sempre tempo permettendo, in un paio di settimane. Dal 15 ottobre scorso, la via  è percorribile solo nel tratto da via del Campetto a vicolo Papis. Il tratto stradale da corso Stamira a vicolo San Spiridione è occupato dai lavori e quindi chiuso al traffico. Il tratto da vicolo della Regina a largo Ferretti, dal 23 ottobre è stato riaperto al transito. Nel tratto di via Podesti agibile, è consentito il transito solo a residenti, mezzi  Anconambiente, mezzi di servizio della Casa di Riposo e CARITAS, nonchè mezzi di soccorso.

 

Per dei lavori che debbono terminare altri sono già stati completati a Nord della città,  come quelli riguardanti il rifacimento degli asfalti della  Flaminia. “In questo caso i  lavori non sono stati collaudati – spiega l’assessore Manarini –  I tecnici comunali stanno verificando le deficienze riscontrate. La ditta si è già messa a disposizione per riparare quelle imperfezioni dei lavori accertate dai nostri addetti. La segnaletica, tempo permettendo, sarà realizzata in questi giorni e così anche tutto il resto che necessita  affinché la strada sia fruibile nel migliore dei modi”.