Circa 1400 controlli in una settimana e tante multe: il bilancio di attività della Polizia Locale dorica

Circa 1400 controlli e numerose sanzioni. E’ questo il bilancio di una settimana di attività per gli agenti della Polizia Locale di Ancona, impegnati nel controllo del rispetto delle norme poste contro la diffusione del Covid-19 e che vietano di uscire di casa senza un valido motivo legato alla salute, al lavoro, per recarsi a far la spesa o in farmacia. La sanzione minima è di 400 euro (che si riduce a 280 se pagata entro 30 giorni) ma può arrivare fino ai 3000 euro in caso di reiterazione.

Gli agenti della comandante Liliana Rovaldi hanno pattugliato tutto il territorio comunale. Negli ultimi sette giorni hanno sanzionato, tra le altre,  due persone che erano a passeggio al Passetto lungo il sentiero per la Grotta azzurra; una giovane è stata multata perché sorpresa a fare jogging da via Ascoli Piceno a Portonovo.

La normativa è chiara: è consentita la consegna a domicilio dei cibi ma non la vendita da asporto. Questa è una delle restrizioni introdotte dalla normativa emanata contro la diffusione delle covid-19. Ma questa settimana un ristoratore anconetano aveva pensato di fare anche la vendita da asporto stile drive-in; così nella serata di venerdì gli avventori si erano recati presso la struttura per ritirare il piatto ordinato ma ad attenderli c’era anche la Polizia locale.


Gli uomini della comandante Liliana Rovaldi hanno sanzionato i due automobilisti che erano presenti all’esterno della struttura in attesa di ritirare il cibo con €400 di multa ciascuno ed è stato sanzionato anche il ristoratore con una multa di €400 ed una segnalazione alla Prefettura del capoluogo che potrà sospendere la licenza di attività  (e quindi non effettuare più neanche la consegna a domicilio ) per un periodo che va dai 5 ai 30 giorni.   Domenica è costato caro un giro in moto ad un iraniano che  si è visto appioppare la multa perché da via Martiri della Resistenza è stato trovato in via Flaminia senza motivo. Multati e redarguiti anche dai genitori tre minorenni che nella serata di domenica sono stati trovati a giocare a basket nel campetto comunale degli Archi a cui avevano acceduto rompendo i nastri posti a divieto dalla Protezione Civile.