Giunta al lavoro sugli investimenti con fondi Recovery plan. Alienazioni, novità per tre immobili

Con il bilancio di previsione approvato in Consiglio Comunale la scorsa settimana “l’Amministrazione comunale si muove sul doppio binario che deve necessariamente coniugare da un lato la gestione della pandemia e il sostegno ai più deboli, e dall’altro gli investimenti per realizzare quelle opere necessarie a far trovare la nostra città e il nostro tessuto economico pronti per la ripartenza dopo il Covid”. Lo ha detto il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli nel corso di una videoconferenza stampa di sintesi dei principali interventi previsti per la città di Ancona.
La conferenza è stata anche l’occasione per il sindaco per annunciare che la giunta e i dirigenti si sono incontrati in una prima riunione per impostare le ipotesi per il recovery plan, che prevede interventi da realizzarsi anche attraverso i Comuni.  “Abbiamo fatto il primo punto sui possibili 15-20 progetti – ha spiegato il sindaco – da poter inserire e da realizzare, in aggiunta ai 44 milioni di investimenti già annunciati nel corso della presentazione del bilancio in Consiglio. Siamo in una fase avanzata di progettazione e saremo in grado di comunicare le prime conclusioni nel giro di una ventina di giorni”.“Sicuramente – ha anticipato l’assessore al bilancio Ida Simonella – l’edilizia scolastica sarà tra gli ambiti oggetto della nostra attenzione”.
Ma le decisioni definitive andranno assunte dopo aver valutato l’urgenza, l’importanza strategica e la fattibilità degli interventi. La cantierabilità è infatti uno degli elementi fondamentali per la pianificazione, in quanto – ha precisato il sindaco – “i progetti previsti all’interno del recovery plan devono essere appaltati entro un anno e mezzo e conclusi entro 4-5 anni”.
Commentando il documento di bilancio il sindaco ha sottolineato come il Piano strategico approvato nel 2017-2018 si stia ora realizzando, con l’ottica di un “doppio sguardo”: “sul qui e ora, perché la comunità ha problemi di risposte immediate e quotidiane, ma anche sul futuro, perché i cittadini hanno bisogno di visione, di un’azione sui progetti di medio e lungo periodo”.
“In questi giorni – ha ricordato l’assessore Simonella – sta maturando la consapevolezza sui numeri relativi all’impatto che ha avuto il Covid in una città come Ancona e sappiamo di doverci accingere ad affrontare questo impatto anche nell’anno in corso. Questo significa, in primo luogo, spendere in maniera diversa le risorse, soprattutto perché cambia il modo in cui sono erogati i servizi tradizionali, dalle mense, al trasporto pubblico, ma il vero problema che va affrontato è la fragilità che si manifesta per effetto della pandemia. I dati che abbiamo comunicato in questi giorni indicano molti bisogni aggiuntivi rispetto al passato, perché le fasce di fragilità aumentano, lato imprese e lato famiglie. I servizi sociali hanno impegnato 2.100.000 euro lo scorso anno, quasi tutti per fronteggiare l’effetto Covid.
Lato imprese, ad esempio, abbiamo messo in campo due manovre successive legate alla Tari, prima con l’approvazione del regolamento e con un sostegno allargato per i periodi di chiusura, esteso a tutte le categorie, e poi con le misure del credito d’imposta. In tutto abbiamo impegnato un milione e mezzo di euro, sostenendo  più di 5 mila imprese. A questo abbiamo aggiunto l’abbattimento del 50% del canone dei mercati, con un  effetto di circa 200 mila euro l’anno. Solo lo scorso anno abbiamo risposto con 4 milioni di euro aggiuntivi per sostenere imprese e famiglie. Non tutte queste risorse sono di nuovo in campo, ma attendiamo nuovi fondi dal governo centrale, che dovrà suddividere tra i Comuni circa un miliardo di euro e, come abbiamo fatto lo scorso anno,  procederemo con nuove variazioni di bilancio per garantire il massimo impiego e la massima efficacia delle risorse. Sulla Tari siamo pronti ad aggiungere risorse e siamo sicuri che queste saranno necessarie, perché nella fascia degli aventi diritto ricadranno molte più famiglie rispetto alle attuali 4 mila, e molte più imprese”. L’assessore ha poi fatto riferimento a un intervento che consentirà di sostenere le imprese del commercio dell’artigianato artistico, del turismo, che si potrà mettere in campo grazie alla richiesta alla Regione di spostare la destinazione di 500 mila euro dei fondi dell’Iti waterfront, trasformandoli in voucher per interventi di piccola riqualificazione, comunicazione, piccole innovazioni, con taglie da 5-10 mila euro a fondo perduto o con una minima percentuale di cofinanziamento. “Usciremo a breve – ha detto – con un bando di questo tipo”, che consentirà di agevolare un centinaio di microimprese del territorio.
Al di là del Covid, hanno aggiunto sindaco e assessore, tutto l’impianto dei servizi alla persona è stato confermato all’interno del bilancio comunale. “Abbiamo razionalizzato le risorse di parte corrente – spiega Simonella – anche con risparmi da mettere in campo per dare le necessarie risposte, soprattutto all’emergenza”.
L’assessore al Bilancio ha poi ricordato il programma sul fronte degli interventi straordinari, che vale 44 milioni di euro, da declinare per l’edilizia scolastica, le periferie, gli impianti sportivi, la riqualificazione urbana, le strade, la viabilità e i percorsi pedonali, l’edilizia comunale, i cimiteri, la difesa del suolo e della costa, la mobilità, il waterfront, le opere di urbanizzazione, le innovazioni, i parchi e il verde pubblico. Tutto ciò avverrà attraverso diverse fonti di finanziamento e, grazie a un’attenta programmazione finanziaria, anche attraverso la contrazione di mutui per un valore totale di 19 milioni. “Non è il libro dei sogni, sono opere che partono subito o nel breve e brevissimo periodo. Non parliamo di interventi non giganteschi, ma di piccoli interventi diffusi, capillari, necessari alla città, che hanno anche l’obiettivo di stimolare la domanda pubblica, e, di conseguenza, in modo virtuoso la produzione e il consumo.

“Anche gli interventi di riqualificazione della città – ha aggiunto il sindaco – agiscono sul potenziamento dell’attrattività e quindi sono indirettamente ma molto efficacemente a sostegno delle attività commerciali, che potranno farsi trovare tutti più robuste e più competitive non appena la fase della pandemia sarà superata o fortemente attenuata”.
Nel corso dell’incontro con la stampa il sindaco Mancinelli ha fatto anche il punto sul tema delle alienazioni:
“Ci sono novità positive – ha detto – poiché abbiamo avuto alcuni giorni fa l’ultimo incontro in videoconferenza con l’Inail, che ha confermato la volontà dell’acquisto dell’immobile ex Ipsia, per demolirlo e ricostruirlo come propria sede. Il Comune incasserebbe “denaro fresco” per 1,4 milioni di euro, verrebbe riqualificato un immobile e si riporterebbe un’attività direzionale qualificata – quindi lavoro, attività, vita – in centro città. A questa operazione possiamo assommare l’operazione Provincia-Università, che prosegue, e l’ipotesi di permuta con la provincia tra l’ex Savoia e l’ex centrale del latte di Torrette, che porterebbe da un lato alla riqualificazione dell’ex centrale e dall’altro alla possibilità di un intervento sull’ex Savoia da parte del Comune, che nei prossimi anni ci potrebbe concentrare gli uffici comunali. Una ulteriore operazione, che porta un duplice intervento positivo, è aperta con la Regione, alla quale cederemo la caserma Fazio dove sarà costruito un nuovo studentato, in cambio dell’impianto tennis di Pietralacroce, per la quale si potrebbe procedere con un bando di gestione e riqualificazione, che consentirà anche l’investimento privato”.