“Un mare di idee per le nostre acque”, presentati i Seabin installati a Marina Dorica

Fa tappa ad Ancona, a Marina Dorica, “Un mare di idee per le nostre acque” la campagna di Coop in partnership con LifeGate che per il 2021 ha l’obiettivo di installare in tutto il territorio nazionale 34 nuovi Seabin collocati, che si aggiungono ai 12 già posizionati nel 2020, nelle acque di mari, fiumi, laghi per ridurre l’inquinamento da plastica e microplastiche.
Il vero protagonista della campagna è il Seabin, un cestino che, galleggiando a pelo d’acqua, cattura i rifiuti, dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle l’acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, pompa fino a 25.000 litri d’acqua all’ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.
Con la campagna di Coop arrivata ad Ancona, sono stati inaugurati oggi il trentacinquesimo e trentaseiesimo Seabin di questa iniziativa, installati a Marina Dorica.
Confermato infatti come partner scientifico LifeGate, Coop allarga il suo progetto e include tra i nuovi compagni la barca a vela Anywave Safilens, la prima ad aver istituito a bordo la figura del “RECO” Responsabile ecologico e ad aver stilato un Decalogo di comportamenti da cui non derogare sia in navigazione che nelle fasi di attracco nei porti. La barca tocca alcune delle tappe dove sono posizionati i Seabin (in particolare Sistiana, Livorno, Sanremo, Ancona, Trieste e Venezia) e avrà una funzione di supporto educational aprendosi alle visite di soci, consumatori, scuole. “Il responsabile ecologico detto RECO è una figura che abbiamo introdotto per la prima volta in Anywave Safilens –spiega Alberto Leghissa co armatore, skipper di Anywave Safilens – Un ruolo ricoperto dal co armatore Gino Becevello con l’incarico di controllare che la barca e l’equipaggio mantengano comportamenti ecologicamente corretti sia durante la fase degli acquisti per la cambusa e altro, in quella della navigazione che durante l’attracco e la sosta in porto. Nel Decalogo ci sono regole semplici apparentemente elementari ma che, se applicate, fanno la differenza come il navigare il più possibile a vela, usare prodotti per la pulizia biodegradabili al 100%, non usare stoviglie monouso, avvisare le autorità in caso di avvistamento di plastiche voluminose”. La figura del RECO, dopo la primogenitura di Anywave Safilens, diventerà tra l’altro altamente raccomandata per gli equipaggi che quest’anno parteciperanno alla “Barcolana”.

All’inaugurazione odierna dell’installazione del Seabin erano presenti l’assessore comunale all’Ambiente Michele Polenta, il direttore di Marina Dorica, Alessandro Domogrossi, il team manager e skipper di Anywave Safilens, Alberto Leghissa, e la vicepresidente della zona Soci di Coop Alleanza 3.0, Sabina Sartini.

Michele Polenta, Assessore Comunale all’ambiente, ha dichiarato “Il Comune di Ancona esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, anche in qualità di capofila di questo progetto per la cura ambientale, leva di sviluppo sostenibile per la salvaguardia degli ecosistemi del mare. Abbiamo sviluppato negli ultimi anni molte iniziative legate alla tutela del mare. Centrale in questo senso è il progetto europeo ECOMAP, con cui si finanziano sia attività di formazione e informazione sulle buone pratiche da parte dei diportisti, sia le strumentazioni per migliorare la qualità delle acque. Nello specifico il progetto finanzierà una pompa trolley per aspirare i liquami dai WC nautici delle imbarcazioni di Marina Dorica, per sensibilizzare i diportisti sulla necessità di evitare lo scarico in mare. Oltre a Ecomap sono molte le iniziative in programma e in corso: la messa a dimora dei Seabin; l’imminente introduzione di cassette per il pesce in plastica rigida con microcip per tracciare la filiera ittica e la stessa cassetta, che sostituiranno le vecchie cassette in polistirolo; la sottoscrizione di un protocollo tra Comune di Ancona, Regione Marche, Capitaneria di Porto, Crn Irbin, Autorità di Sistema Portuale e imprese locali per il recupero delle plastiche intercettate durante la pesca, da portare a valorizzazione come rifiuto del ciclo urbano in un concetto di economia circolare; la realizzazione delle vasche di prima pioggia per evitare le fuoriuscite a mare dei liquami della rete fognaria. Queste azioni sono la testimonianza concreta del nostro impegno quotidiano per garantire una qualità sempre più elevata delle nostre coste e del nostro mare”.

Alessandro Domogrossi, direttore di Marina Dorica, ha dichiarato “Siamo onorati di accogliere nella nostra marina questa iniziativa di Coop Alleanza 3.0 a ridosso della Regata del Conero. Questa manifestazione, che organizziamo da 22 anni, è nata per avvicinare al mare e alla pratica sportiva, anche amatoriale, la maggior parte dei diportisti, un target che va sempre più sensibilizzato sul rispetto dell’ecosistema marino.

La Marina Dorica ormai da molti anni opera attivamente per la tutela e il rispetto del mare e dell’ambiente, nel 2018 il nostro Sistema di Gestione Ambientale ha ottenuto la certificazione del RINA e anche quest’anno abbiamo conseguito la Bandiera Blu. Sono traguardi molto importanti perché contribuiscono a determinare consapevolezza e cultura ambientale per tutti i frequentatori del nostro porto”.

Sabina Sartini, vicepresidente della zona Soci di Coop Alleanza 3.0, ha dichiarato “Coop Alleanza 3.0 crede molto nella campagna “Un mare di idee per le nostre acque” perché è una delle realizzazioni tangibili della mission della Cooperativa e del suo Piano di sostenibilità direttamente connesso agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Il contributo alla salvaguardia ambientale, in questo caso alla protezione e al rispetto dei mari e delle acque rispecchia l’idea di sviluppo sostenibile che guida Coop Alleanza 3.0 nel suo agire.

“Un mare di idee per le nostre acque”: gli obiettivi

La campagna “Un mare di idee per le nostre acque” ritorna per il secondo anno consecutivo. Partita quest’anno da Portopiccolo a Sistiana (Trieste), “Un mare di idee per le nostre acque” è un viaggio di responsabilità ecologica che nei prossimi mesi vedrà il collocamento, in partnership con LifeGate, di 34 nuovi Seabin (i cestini “mangiarifiuti”) in varie località d’Italia (porti, fiumi e laghi), per poi rientrare a Trieste in ottobre, in occasione della Barcolana. L’obiettivo è recuperare complessivamente – grazie anche ai 12 Seabin già posizionati da Coop nel 2020 – 23 tonnellate di rifiuti in un anno, incluse plastiche e microplastiche, pari al peso di circa 1.500.000 bottiglie.

I Seabin posizionati finora da Coop insieme a LifeGate, hanno raccolto finora (dati fine agosto 2021) circa 13.000 kg di rifiuti, incluse plastiche e microplastiche, pari al peso di 860.000 bottiglie da mezzo litro. Simone Molteni direttore scientifico di LifeGate spiega così il valore di questo piccolo ma efficiente dispositivo: “Il dispositivo è stato selezionato tra centinaia di tecnologie valutate da LifeGate Plasticless, ma tengo a sottolineare che il valore del progetto va ben oltre i rifiuti raccolti. Per una vera transizione ecologica serve la consapevolezza e l’impegno di tutti: queste installazioni e la relativa comunicazione hanno il compito di sensibilizzare e tenere alto il livello d’attenzione delle persone.”
Anche Findus, azienda leader nel settore dei surgelati che ha intrapreso un importante percorso di sostenibilità ambientale, ha aderito alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, adottando 10 dei 34 Seabin.