“Donne: vivere la guerra, praticare la pace”, incontro ad Ancona oggi 17 maggio

“Donne: vivere la guerra, praticare la pace” è il titolo dell’iniziativa organizzata dalle
associazioni anconetane A mente aperta (Auser), Amad e Terza Via in programma il
17 maggio alle ore 21 nei locali dell’Informagiovani, in Piazza Roma ad Ancona.
Con le ospiti presenti e collegate sarà l’occasione per mettere in evidenza dal punto di vista femminile, i venti di guerra che spirano nel mondo, in Ucraina ma anche in Africa e in Medio Oriente e come le donne possano essere motori di pace e solidarietà, anche nella stessa narrazione dei conflitti, tra esposizione mediatica estrema e oblio.

Ci saranno testimonianze di giornaliste e attiviste: per la Siria Asmae Dachan,
dall’Afghanistan Shaista Karimi, dall’Ucraina Tetyana Bezruchenko, focus sullo Yemen
con Laura Silvia Battaglia e dalla Romania, paese di confine che sta vivendo da vicino la
crisi ucraina, il racconto di Silvia Dumitrache.

Nei conflitti le donne possono essere anello debole e nella storia sono state spesso usate
come strumenti di guerra, con gli stupri etnici. Subiscono discriminazioni e restano
intrappolate nel tritacarne dei regimi, private della libertà, come sta accadendo ormai da
agosto in Afghanistan, ad esempio.
L’obiettivo dell’incontro è anche però far emergere il potenziale femminile nei conflitti per un percorso di pace e troppo spesso la loro assenza nei tavoli delle trattative per i negoziati. Ci sono donne che con l’attivismo, rischiando anche la propria vita, cercano di creare ponti di pace e di libertà.
Dicono le organizzatrici dell’appuntamento: “Perché una pace sia duratura non può essere
costruita se metà della popolazione non partecipa alla risoluzione del conflitto”.