Bilancio di Previsione 2023 approvato in Consiglio comunale

 

Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio preventivo del Comune di Ancona, dopo un iter di alcune settimane, che ha previsto il confronto e il coinvolgimento delle diverse Commissioni, con riunioni dedicate in cui sono stati illustrati la logica e i principali interventi nei settori strategici, a partire dal piano delle Opere pubbliche.

Il bilancio prevede, per l’anno 2023, una spesa corrente di 127,2 milioni di euro e investimenti, contenuti nel piano delle Opere pubbliche, di 66,5 milioni di euro tra PNRR e mutui.

Il documento presentato all’Assemblea tiene conto di uno scenario generale dominato da un lato da un contesto economico caratterizzato dall’aumento dell’inflazione, dal caro energia e dall’incertezza rispetto alle Legge di Bilancio non ancora emanata, ma, dall’altro, da una forte spinta gli investimenti, soprattutto nei settori della rigenerazione urbana, di scuole e sociale, mobilità sostenibile, tutela del territorio e innovazione tecnologica, che sono gli assi portanti della programmazione PNRR. Quest’ultima ha consentito al Comune di Ancona di ottenere 51 milioni di fondi, che corrispondono a una capacità di spesa ben più alta, in quanto molti interventi si attivano grazie alla presenza di cofinanziamenti o consentono di liberare risorse già impegnate, in favore di ulteriori progetti.

“Abbiamo costruito il bilancio del Comune di Ancona – afferma l’assessore competente Ida Simonella – tenendo conto dello scenario di contesto. E’ come camminare su un crinale: da un lato ci sono i rischi legati alla crisi energetica, all’aumento dei costi dell’energia, al problema dell’inflazione, alla scarsezza delle materie prime, comuni a tutti, a livello nazionale e internazionale, che tendono a minare le fondamenta dello sviluppo economico e dello stato sociale; dall’altro lato c’è il grandissimo volano del PNRR, che potrebbe spingere tutte le nostre economie su un orizzonte nuovo, di sviluppo sostenibile e di compatibilità ambientale. Tutti noi, in generale, ci muoviamo su questa linea di confine. Lo scenario del bilancio di previsione 2022 ricalca questa situazione e quindi tiene salde le fondamenta rispetto ai problemi che tutti stiamo affrontando e al tempo stesso pone in campo tutti gli strumenti possibili per mettere a terra quegli investimenti che cambieranno radicalmente lo scenario e la prospettiva di sviluppo del Paese e anche di questa città”.

BILANCIO COMUNE ANCONA  le slide esplicative

“Il bilancio – spiega Simonella – ha un forte orientamento strategico sugli investimenti, come sta avvenendo negli ultimi anni. Quest’anno la situazione è fortemente confermata, soprattutto in ragione di tutti i finanziamenti ottenuti grazie ai progetti PNRR. Questo forte orientamento agli investimenti – prosegue l’assessore – ci ha spinto a privilegiare la scelta di approvare il bilancio entro fine anno, nonostante non sia ancora stata approvata la Legge di bilancio, che, tuttavia, visto l’assetto attuale, non dovrebbe sconvolgere gli equilibri, né, presumibilmente, prevedere un aumento sensibile delle risorse rispetto a quelle già previste. L’approvazione a dicembre ci consente di partire con gli investimenti e in particolare con l’acquisizione dei mutui per partire subito con i progetti strategici, primo tra tutti il mercato di Piazza D’Armi. Abbiamo fatto questa scelta anche tenendo conto del fatto che questa amministrazione ha un orizzonte di sei mesi, fino alla fine della sindacatura e dunque rimandare troppo l’approvazione non avrebbe dato piena operatività a questa Amministrazione negli ultimi sei mesi del mandato”.

In particolare sul Programma triennale delle Opere pubbliche interviene l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini: “E’ – spiega – la premessa finanziaria per attivare tutte le soluzioni relative agli edifici principali della città. Un situazione del genere non si è mai realizzata negli anni, con interventi così poderosi, come ad esempio quelli sulla biblioteca, sul Palaveneto, sul Mercato delle Erbe. Sono orgoglioso perché attraverso il lavoro svolto dagli uffici, mentre tutte le previsioni programmatiche degli anni precedenti si stanno avviando a conclusione, siamo riusciti, con questo piano triennale, a porre le basi per una svolta importante nella crescita architettonica, edilizia, economica e funzionale della città”.

L’assetto che riguarda la parte corrente è stato mantenuto integro, tenendo conto dei trasferimenti dello Stato, e anche del fatto che per le entrate tributarie ed extra tributarie non ci sono variazioni significative.

Dal punto di vista delle tariffe non sono previsti aumenti, nonostante si stia in generale scontando l’handicap dell’inflazione, che comporta aumenti notevoli dei costi sul fronte dei fornitori, che riguardano anche la parte corrente e non solo gli investimenti. Il bilancio preventivo tiene inoltre conto dei maggiori costi del personale (32,3 milioni di euro), che derivano in parte dal saldo positivo tra assunzioni e cessazioni e soprattutto dal rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici degli Enti locali che ha un impatto complessivo di 1,5 milioni di euro in più sul bilancio dell’Ente.

“Bisogna inoltre – aggiunge Simonella – tenere conto di altri fattori che peseranno nel corso della prossima gestione, come ad esempio i costi per l’energia, che abbiamo preventivato in misura più alta rispetto agli anni tipo, anche se non come l’anno corrente perché possiamo sperare che non raggiunga più quei picchi che erano stati previsti”.

Rimangono solide le scelte di fondo sulla spesa, che pone al centro da un lato l’impianto dei servizi alla persona (servizi scolastici e servizi sociali), con stanziamenti pari, rispettivamente, a 6,9 e 16,6 milioni di euro e, dall’altro le scelte per la sostenibilità ambientale e sociale. I fondi PNRR e altri finanziamenti e cofinanziamenti consentono infatti di intervenire in modo trasversale all’interno del bilancio con la previsione di interventi di efficientamento energetico e sismico su edifici pubblici, impianti sportivi e scuole, di soluzioni di mobilità dolce, di potenziamento del Tpl elettrico.
Nell’anno di fine mandato si procederà inoltre con l’approvazione del Piano Urbano per la mobilità sostenibile (PUMS).