ARTICOLO DI GIOVEDÌ 18 APRILE IN CRONACA DI ANCONA INTITOLATO “CORRUZIONE, CANTONE CENSURA IL COMUNE”

L’Amministrazione comunale precisa quanto segue:

“Preso atto con stupore dell’ articolo si invia la presente nota a chiarificazione della vicenda trattata, senza però entrare nel merito della stessa.

In breve: a settembre dell’anno 2015 il Comune di Ancona ha ricevuto la visita ispettiva da parte di funzionari dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione); in esito alla predetta visita, nel mese di gennaio scorso, uno specifico ufficio dell’ ANAC ha chiesto chiarimenti su alcuni dei   temi citati nell’articolo in parola e, inoltre, ha suggerito di tener conto della stessa interlocuzione nell’emanando piano triennale della prevenzione della corruzione 2016/2018.

Questo Comune ha risposto dettagliatamente nel merito di tutti i procedimenti citati mettendo in evidenza le proprie ragioni in piena trasparenza e collaborazione. Peraltro, alcune eccezioni dell’ANAC, a gennaio erano già superate dalla legge che aveva confermato, non certamente ad personam, le impostazioni del Comune di Ancona.

Questa Amministrazione ha sviluppato poi suggerimenti inseriti nel PTPC (Piano triennale di prevenzione alla Corruzione) 2016/2018 approvato dalla Giunta in data 24 marzo 2016 con delibera n. 169.

Si è trattato quindi di uno scambio di informazioni teso unicamente a chiarire al meglio il lavoro degli ispettori ANAC e di predisporre, pure al meglio, il PTPC del prossimo triennio come poi fatto. Nessuna censura praticata al Comune.

Per concludere, val la pena rendere noto inoltre che, come scritto nella determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015, l’Autorità, alla data di luglio 2015, aveva esaminato un campione di 1911 amministrazioni pubbliche e, all’esito di quelle verifiche, ha poi emanato le linee guida per l’aggiornamento dei Piani 2016/2018, linee guida che ricomprendono ampiamente le considerazioni fatte a questo Comune di Ancona”.