LETTERA APERTA DEGLI ASSESSORI ALLE POLITICHE EDUCATIVE DEI COMUNI DELLE MARCHE AL FUTURO GOVERNATORE

CAMBIARE DRASTICAMENTE ROTTA NELLA POLITICA SUI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA. IL COMUNE DI ANCONA PROMOTORE DELL’INIZIATIVA.

 

I Comuni delle Marche insieme si rivolgono al futuro governatore della regione per cambiare drasticamente rotta nella politica sui servizi per la prima infanzia, soprattutto nel settore dei nidi pubblici. Cosa sta succedendo?

“Intanto la Regione Marche, nell’ultimo bilancio, ha proceduto al taglio dei contributi di gestione per i nidi da sempre attribuiti agli enti locali. Per il Comune di Ancona questo significa, ad esempio, una minore entrata che copriva il 25 per cento del costo del servizio.

Questo vale per tutti i Comuni che si vedranno costretti a ridurre l’offerta dei servizi con consequenziale minor risposta alle istanze delle famiglie e contrazione del numero dei posti di lavoro del personale educativo”.

 

Quindi gli assessori delle Politiche Educative e Servizi sociali dei Comuni delle Marche che hanno sottoscritto l’appello (tra cui Ancona, Pesaro, Macerata Senigallia, Fano, Urbino, San Benedetto, ecc.) chiedono con forza che siano ripristinati i contributi per i nidi pubblici, che vengano riconvertite sui nidi istituzionalmente gestiti dai Comuni, le risorse disperse per le sperimentazioni fallimentari, come ad esempio i nidi domiciliari a cui erano destinati quasi 19 mila euro.

Quindi gli enti locali chiedono anche che la Regione si faccia garante della presenza, in ogni ambito educativo comunale, della figura del pedagogista o coordinatore pedagogico, figura prevista dalla legge regionale numero 9 del 2003 e riconfermata dal Decreto “La buona scuola”, come requisito imprescindibile per la garanzia della qualità delle prestazioni offerte ai bambini nei primi tre anni di vita all’interno dei servizi educativi.

 

“L’assessorato alle Politiche educative del Comune di Ancona si è fatto promotore dell’iniziativa – conclude l’assessore competente, Tiziana Borini – e della costituzione di un tavolo tecnico composto dai coordinatori pedagogici dei vari comuni marchigiani del quale si chiede alla Regione il riconoscimento formale”.

( in allegato lettera)