Piano Speditivo: B – Scenario di rischio

B.1 tipologia del rischio

La tipologia di rischio idrogeologico alla quale occorre fare riferimento è principalmente :

frana interessante centri abitati, viabilità e zone turistiche e agricole – boschive.

B.2 Aree a rischio
Le zone a rischio sono definite nell’ambito del Piano Straordinario Regionale e interessano la frazione storica di Paterno, a nord ovest del territorio comunale, la zona di Posatora ( L. R. n. 5/2002) e della Palombella situate verso nord dell’ambito urbano, aree di medio alta densità abitativa e di alto interesse infrastrutturale viario.

Vi sono poi altre due aree individuate nel Parco del Conero in zona a scarsissima presenza abitativa e prevalentemente boschive ma che incombono su un’area ad alta densità turistica nei mesi estivi.

B.3 indicatori di evento
Attraverso un sistema di monitoraggio che consenta di avere dei dati analitici di precursione

Si stabiliscono i parametri che innescano le fasi di emergenza.

In periodo ordinario la funzione tecnico – scientifica avvalendosi anche di professionalità specifiche dovrà stabilire i vari modelli di monitoraggio e le soglie di preavviso ed attenzione.

B. 3.1 Periodo ordinario
Le funzioni delegate dal C.O.C., provvedono:

1 – all’approntamento immediato e gestione sistematica e puntuale delle attività di monitoraggio a vista a cura del Servizio delegato;

2 – all’analisi e all’archiviazione ragionata di tutti i dati pluviometrici affluenti dalla Veglia Pluviometrica ai fini della costituzione di serie storiche di riferimento per l’aggiornamento delle soglie di pericolosità.

Rilevamento pluviometrico
L’attività di monitoraggio delle precipitazioni avviene a mezzo rete di rilevamento pluviometrico, comprendente, nel Comune di Ancona n. stazioni di rilevamento.

(Q. = m. s.l.m.; Coord. U.T.M. = E. N. ) (sezione scientifica)

B.3.2 periodo di emergenza

Nel caso in cui le risultanze del monitoraggio dovessero indicare l’approssimarsi di una situazione critica sarà attivato un sistema di preavviso relativo a:

Periodo di emergenza secondo tre livelli

A) attenzione – Caratterizzata dall’avviso condizioni meteo avverse

B) preallarme – Caratterizzato dal superamento di una soglia “x” predeterminata (Riservata sezione scientifica)

C) allarme – Caratterizzata dal superamento di una soglia “y” predeterminata. (Riservata sezione scientifica)

Ciò rappresenta la risposta graduale del sistema di Protezione Civile coordinato.Con questo collegamento il C.O.C. potrà predisporre in tempo reale le attivazioni operative per il coordinamento dei soccorsi.Il C.O.C. in collaborazione con la Prefettura e con il Dipartimento della Protezione Civile Regionale, a seguito del manifestarsi dei precursori previsti, provvede:

all’acquisizione ed al monitoraggio dei dati relativi alla situazione meteorologica e la visione dell’evoluzione in tempi reali;

all’acquisizione ed al monitoraggio dei dati relativi alla situazione pluviometrica.