UN ANNO DI PANDEMIA: IL RUOLO DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE DI ANCONA TRA LAVORO ORDINARIO E STRAORDINARIO
L’emergenza Covid-19 ha pesantemente colpito la realtà di ognuno di noi, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche dal punto di vista economico, con significative ricadute in ambito sociale, che hanno principalmente coinvolto le fasce di popolazione che già vivevano in condizioni di bisogno, di povertà, di isolamento o malattia. Ad essi si sono aggiunti tantissimi altri cittadini che per la prima volta si sono trovati ad affrontare incertezze economiche e difficoltà gravi e inaspettate.
Oltre ai Servizi sanitari, che hanno maggiormente operato per fronteggiare l’emergenza a livello ospedaliero e/o territoriale, un ruolo altrettanto importante è stato svolto dai Servizi Sociali del Comuni che hanno avuto il compito nella prima fase, ed ancora di più ora, di sostenere le fasce di popolazione più fragili, non soltanto recependo le indicazioni arrivate dal livello centrale (con misure straordinarie per superare le difficoltà economiche: Buoni Spesa Covid..), ma anche ripensando e riorganizzando i propri servizi, adottando misure straordinarie per sostenere le persone maggiormente colpite dalla crisi economica e mettendo in campo inedite forme di vicinanza alle persone, alle famiglie, in alcuni casi coinvolgendo attivamente la comunità locale.
Si sono avviati numerosi servizi ed iniziative nel nostro territorio per rispondere alle necessità della popolazione, innovando e rafforzando esperienze già presenti e modificando in maniera flessibile le loro modalità di intervento. In questo contesto le tecnologie informatiche hanno spesso dato un supporto fondamentale nell’erogazione dei servizi.
Da marzo 2020 ad oggi, l’operato dei Servizi Sociali ha visto l’attivazione di servizi a sostegno del cittadino a partire da iniziative più semplici, ma molto efficaci, come l’attivazione di un numero dedicato: il Pronto Intervento Sociale per l’Emergenza, per rispondere alle esigenze della popolazione più fragile e sola, che con l’improvviso lockdown si è trovata a non avere più possibilità di svolgere azioni quotidiane della propria vita, come fare la spesa, andare in farmacia o altro.
Solo nei primi mesi del primo lockdown sono state 1130 le telefonate di cittadini che hanno utilizzato il numero dedicato comunale per ottenere la consegna a domicilio della spesa, per la consegna dei farmaci, o solo per avere informazioni di conforto.
Oltre 6000 i documenti lavorati e stampati dagli operatori comunali in questi mesi, per istruire pratiche e verificare l’iter procedurale per l’assegnazione dei benefici ai soggetti che ne avevano realmente diritto;
4200 sono stati i nuclei che colpiti dall’emergenza hanno ottenuto un aiuto economico o un supporto alimentare.
675 le famiglie che colpite da un’importante diminuzione di reddito hanno ottenuto sostegni economici per far fronte alle spese dell’affitto e sanare alcune morosità importanti.
2442 i nuclei che hanno ottenuto i buoni spesa caricati su tessera sanitaria elettronica da spendere in moltissimi esercizi commerciali presenti nel territorio per un finanziamtno di oltre 592.880 euro.
534 le famiglie, che dopo aver visto ridurre pesantemente le proprie entrate nell’anno 2020 hanno potuto godere di contributi straordinari che il Comune di Ancona ha messo a disposizione per un valore di € 490.000 per poter far fronte alle numerose incombenze e morosità accumulate negli ultimi mesi.
I fondi statali, regionali e Comunali gestiti e distribuiti dai Servizi Sociali esclusivamente finalizzati alla pandemia sono stati superiori ai 2.100.000 euro. Somme che sono andate a sommarsi all’attività quotidiana di presa incarico e di supporto per le situazioni fragili, che non si è mai interrotta durante tutta la pandemia.
In questo periodo buio e doloroso, tuttavia, una risposta straordinaria è stata data dalla cittadinanza, che ha dato vita ad una forte rete solidale di supporto, in cui il Welfare di Comunità ha potuto raccogliere, con azioni importanti, i frutti di anni di politiche basate sulla condivisione di progetti e di ideologie comuni.
Moltissime associazioni, hanno attivato raccolte alimentari e raccolte fondi per sostenere e supportare altri cittadini maggiormente colpiti, che ha operato in forte sinergia con i Servizi Sociali Comunali.
Sono state oltre 350 le famiglie che hanno goduto della solidarietà della rete cittadina, che ha voluto sostenere le persone maggiormente colpite attraverso pacchi alimentari, acquisto di pc, sostegni economici, ecc.
Progetti e collaborazioni con associazioni del territorio hanno permesso inoltre di attivare una serie di servizi a supporto dei più poveri: centri di accoglienza, mense cittadine, hotel disposti ad accogliere i senza dimora al fine di garantire una sicurezza sanitaria ma anche di esprimere la propria concreta solidarietà.
Dal 18 marzo al 6 giugno, la struttura Un tetto per tutti ha ospitato 30 persone in condizioni di povertà estrema, l’Hotel Cantiani 29 e 12 l’Hotel Vittoria. In totale sono state accolte 69 persone, e altre 32 sono state le persone supportate con i servizi di strada.
Da dicembre è attiva una mensa cittadina in collaborazione con Caritas, e le Suore di Padre Guido per la distribuzione di circa 200 pasti al giorno.
Sono oltre 1000 i pacchi viveri erogati da marzo ad oggi.
Ovviamente tutto prosegue di pari passo con il protrarsi della pandemia. Grazie ad un nuovo finanziamento statale per la fornitura di Buoni Alimentari, dal 30/12/2020 è possibile ripresentare la domanda per il beneficio e sono oltre 1500 le mail già pervenute e oltre 755 i nuclei che hanno potuto beneficiare dei nuovi buoni spesa.
Gli sportelli Comunali attraverso l’Ufficio di Promozione Sociale sono sempre a disposizione con dei numeri dedicati per poter supportare i cittadini in situazione di fragilità e facilitare gli accessi ai servizi
Sede Centro: Viale della Vittoria 37 – telefoni: 071. 222.5130- 2129- 5115- 6106- 6108 |
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