Cinematica Live e Digital Experience ANCONA Mole Vanvitelliana 6 / 8 agosto 2021 Corpo selvaggio, mente digitale

una speciale edizione dedicata al corpo e alla relazione con la tecnologia

Tra gli ospiti: il danzatore e coreografo israeliano SHARON FRIDMAN, il coreografo ENZO COSIMI tra i più autorevoli della scena della danza italiana, il regista VIRGILIO VILLORESI, il visual artist polacco ARI DYKIER e una rosa di audiovisual artists tra i più interessanti del panorama contemporaneo europeo

Ancona 5 agosto – Tutto pronto per la seconda parte di Cinematica Festival, in programma dal 6 all’8 agosto alla Mole Vanvitelliana, una seconda parte che si preannuncia densa di eventi e ricca di ospiti internazionali, dal titolo Cinematica Live e Digital Experience ed è dedicata all’esplorazione di lavori di artisti che riflettono sulla relazione tra live e digital performing. Il coreografo israeliano di fama mondiale Sharon Fridman, il danzatore e coreografo tra i più autorevoli della scena contemporanea italiana Enzo Cosimi, il regista Virgilio Villoresi e il visual artist polacco Ari Dykier sono alcuni dei più attesi protagonisti della 8^ edizione di Cinematica Festival, dal 6 all’8 agosto alla Mole Vanvitelliana di Ancona, che nel rispetto delle ultime restrizioni per il contenimento della pandemia del Covid-19, ha voluto esserci con una programmazione ancora più forte.

«Dopo un anno e più di pandemia sono ormai molte le esperienze di riscrittura performativa legate alla fruizione virtuale – ha detto la direttrice artistica, Simona Lisi -, attraverso la call for artists abbiamo scelto un insieme di proposte molto interessanti che insieme ad altri artisti scelti per la loro forza e visionarietà, rappresentano un’ opportunità unica di visionare in questi tre giorni una rosa di lavori emblematici del panorama artistico contemporaneo. Abbiamo voluto forzare la mano proprio sulla corporeità, in questo periodo dove il corpo viene messo a repentaglio dal distanziamento e dalla paura del contagio, presentando artisti che mettono al centro della propria ricerca il corpo nelle sue sfaccettature più forti e anche nascoste, da un lato la pelle, il tocco, dall’altro la spinta, lo scandalo, la forza dell’abbraccio».

Ad aprire il Festival, venerdì 6 agosto, sarà con il talk TRUTH or DARE: la sfida del digitale per gli artisti delle arti performative, con alcuni tra i massimi esperti del Digital Performing con il team dell’ Università di Urbino guidato dalla professoressa Laura Gemini insieme a Federica Patti, curatrice di Digitalive del Festival RomaEuropa e a diversi interventi tra cui quello di Carlotta Tringali dell’Amat che ci parlerà dell’esperienza di Marche Palcoscenico Aperto, un bando che ha coinvolto 60 artisti marchigiani nella reinvenzione digitale del loro lavoro. Si passerà poi alla Installazione Live & Digital che presenta installazioni audiovideo di artisti scelti tramite la Call for Artists del Festival, tutte esperienze visive e audio che si relazionano al corpo performativo, in una meravigliosa esperienza immersiva, una sorta di WUNDERKAMMER contemporanea creata in collaborazione con STARK, un’eccellenza del nostro territorio e Distori Heritage dell’Università Politecnica delle Marche: Daniele Spanò, Sandrine Deumier, Eleonora Manca, Flavia Mazzanti, Ursula San Cristobal. L’esposizione che durerà per i 3 giorni del festival va ad aggiungersi alla mostra CamerAnimata che si svolge fino all’8 agosto nelle Sale Vanvitelli. Sempre il 6 agosto, inizia anche il laboratorio Funkhaus Heiner Müller un progetto di Roberto Paci Dalò per tre giorni alla sala Polveri in collaborazione con ACUSMATIQ Festival, Teatro Comunale Città di Vicenza e Marche Teatro. In serata due spettacoli che coniugano il lavoro vocale con il digitale: Serena Dibiase, poetessa e musicista con il suo lavoro Magnetica, un’esperienza sonora con macchine elettroniche e la cantante jazz Ludovica Manzo con lo spettacolo Serpentine insieme alla videomaker Loredana Antonelli, in collaborazione con l’Amat.

Ufficio stampa

Per media locali: Adriana Malandrino 339 2457113 cinematicafestival@gmail.com

Per media nazionali: Erika Barbacelli 328 1950229 erika.barbacelli3@gmail.com

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VENERDÌ 6 AGOSTO

Corte della Mole

Sala Polveri

h 19.00 Talk

TRUTH or DARE: la sfida del digitale per le arti performative

con il gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, composto dalla prof.ssa Laura Gemini, Stefano Brilli, Francesca Giuliani, la curatrice Federica Patti e Carlotta Tringali dell’ AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali.

Ingresso libero su prenotazione https://www.eventbrite.it/e/biglietti-truth-or-dare-la-sfida-del-digitale-per-le-arti-performative-164520726923

Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI) dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo si interessa da anni del rapporto fra media e performing art, dal punto di vista della mediologia e della sociologia dei processi culturali. Questo interesse riguarda due principali percorsi di ricerca teorica ed empirica: le relazioni che intercorrano fra forme performative e media digitali, sia per quanto riguarda l’impiego delle tecnologie digitali da parte degli artisti della performance, sia nel modo in cui le culture digitali adottano pratiche performative; i pubblici delle performing art e le loro trasformazioni; l’attenzione verso questo tema si è concretizzata nell’istituzione dell’Osservatorio dei pubblici dello spettacolo dal vivo interno al centro di ricerca LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). L’Osservatorio ha svolto e pubblicato ricerche sul pubblico del Santarcangelo Festival, sul Rossini Opera Festival e sul pubblico dello spettacolo dal vivo nelle Marche. La crisi del Covid ha accentuato il nesso fra arti performative e culture digitali, per cui sin da marzo 2020 abbiamo iniziato ad osservare se e in che modo il settore teatrale ha impiegato il digitale. Il prossimo passo, accanto all’indagine dei prodotti artistici, degli spazi comunicativi e della prospettiva degli artisti, sarà interrogare il punto di vista del pubblico delle arti performative online durante la pandemia, osservando significati e posizioni spettatoriali emerse.

Laura Gemini (PhD) è professoressa associata in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI) dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Insegna Linguaggi mediali, performance e forme dello spettacolo e Sociologia dell’immaginario e culture visuali nella stessa università. I suoi interessi di ricerca riguardano la relazione fra performance, media e pubblici. In questi ambiti svolge attività di ricerca empirica sulle audience e sui processi legati alla spettatorialità. Fra le pubblicazioni, le monografie L’incertezza creativa. I percorsi sociali e comunicativi delle performance artistiche (FrancoAngeli, 2003), In viaggio. Immaginario, comunicazione e pratiche del turismo contemporaneo (FrancoAngeli, 2008) e, come coautrice, Fenomenologia dei Social Network. Presenza, relazioni e consumi mediali degli italiani online (Guerini, 2017). Fa parte della redazione della rivista Connessioni Remote. Artivismo, Teatro, Tecnologia e Sociologia della Comunicazione. È membro del Performance & New Technologies working group del Theatre and Performance Research Association (TaPRA). Per una lista aggiornata delle sue pubblicazioni: shorturl.at/degA1

Stefano Brilli (Ph.D.) è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI) dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Ha conseguito il dottorato in Sociologia della Comunicazione e Scienze dello Spettacolo presso la stessa università. È inoltre docente di Teorie e analisi dei media presso il corso di Science della Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Dal 2017 al 2019 è stato assegnista di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia lavorando al progetto di ricerca INCOMMON sulle dinamiche relazionali della scena artistica dell’Avanguardia Teatrale italiana degli anni ’60 e ’70. I suoi principali ambiti di ricerca includono lo studio dell’irriverenza nelle culture digitali, il rapporto fra pratiche performative e social media e lo studio dei pubblici dello spettacolo dal vivo. Ha pubblicato in riviste come Social Media+ Society, International Journal of Performance Arts and Digital Media, Zeitschrift für Medienwissenschaft, Mediascapes Journal, Problemi dell’Informazione, Comunicazioni Sociali, Sociologia della Comunicazione e Journal of Italian Cinema and Media Studies. Per una lista aggiornata delle sue pubblicazioni: shorturl.at/itCFY

Francesca Giuliani è dottoranda in Studi Umanistici presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (DISCUI) dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Svolge un progetto di ricerca, cofinanziato dalla Regione Marche e dal CMS – Consorzio Marche Spettacolo, che si concentra sullo studio di strategie di sviluppo per i piccoli teatri storici delle Marche. È responsabile del blog SguarDimora e del blog ResiDanceXL, dove si occupa di critica e documentazione dei processi creativi. I suoi principali ambiti di ricerca includono lo studio delle arti dello spettacolo dal vivo con l’attenzione particolarmente rivolta ai pubblici e all’audience development. Ha pubblicato: Viaggi teatrali: migrazione e turismo nel teatro contemporaneo (Scritture Migranti 2019, con L. Gemini), Il dispositivo teatrale alla prova del Covid-19. Mediatizzazione, liveness e pubblici (Mediascapes Journal 2020, con L. Gemini e S. Brilli).

Federica Patti è storica dell’arte, docente e curatrice indipendente, la cui ricerca si concentra sulle arti multimediali digitali, su progetti interattivi e partecipativi, sulle live media performance con una propensione all’apertura e alla contaminazione verso pubblici e spazi non convenzionali. Vincitrice della nona edizione dell’Italian Council nel 2020, attualmente collabora con MAMbo – Museo d’Arte Moderna Bologna, CUBO – Centro Unipol Bologna e Romaeuropa Festival nell’ideazione e realizzazione di mostre e attività educative legate ai temi di arte, scienza, nuove tecnologie. E’ membro del collettivo LaRete Art Projects e di IKT – International Association of Curators of Contemporary Art. Scrive per le riviste Artribune magazine e Creativeapplication.net.

AMAT Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali è il circuito regionale multidisciplinare della Regione Marche, con compiti di distribuzione e di promozione del pubblico negli ambiti del teatro, della danza, della musica e del circo contemporaneo.

Sala Vanvitelli

INAUGURAZIONE INSTALLAZIONI AUDIOVISIVE DI DANIELE SPANÒ + URSULA CRISTOBAL + ELEONORA MANCA + FLAVIA MAZZANTI + SANDRINE DEUMIER

aperte da venerdì 6 a domenica 8 agosto orario 18.00/22.00

Piccolo Archivio del Sollievo di Elonora Manca

2021

Di quando si è provato a cambiare nuovamente pelle. Di quando, leggendo Lucrezio, si è riscoperto che “il tatto è il senso del corpo intero” e si è andati in cerca di nuova pelle.

Eleonora Manca Laureatasi con una tesi sulle Avanguardie russe, Eleonora Manca (Lucca, 1978) è un’artista visiva e videoperformer che utilizza vari media (principalmente fotografia, video, videoinstallazioni, installazioni di poesia visiva e libri d’artista) al fine di creare percorsi comunicativi dando origine a una forma ibrida di codice poetico. Il suo lavoro ruota attorno i temi della metamorfosi, della memoria e della memoria del corpo. È stata “artista del mese” per il centro IGAV di Torino (marzo 2015), l’opera video Skia è entrata a far parte dell’Esposizione Permanente dell’IGAV presso la Castiglia di Saluzzo (Cn), Il video Reverse Metamorphosis è stato vincitore de Magmart IX edition, a cura di Enrico Tomaselli, lo stesso video è parte della collezione permanente del Cam-Casoria Contemporary Art Museum, una produzione fotografica è stata acquisita dall’Archivio Italiano dell’autoritratto fotografico (MUSINF di Senigallia, a cura di Carlo Emanuele Bugatti e Giorgio Bonomi), è tra gli artisti di VisualContainer, è nel volume: Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporaneaVol. II (a cura di Giorgio Bonomi) nella sezione Il corpo come denuncia e scandalo. Invitata in residenza d’artista a M’arte Montegemoli Arte, VI edizione, nel giugno 2017, cura di Eleonora Raspi, in collaborazione con Accademia Libera Natura e Cultura. Presente negli atti cartacei del convegno FASCinA: “Essere (almeno) due. Donne nel cinema italiano”, Sassari 13-15 ottobre 2016, nel capitolo: “Tessere la memoria: Eleonora Manca, Maria Lai, Ketty La Rocca. Teorie e pratiche artistiche in dialogo” a cura di Elena Marcheschi. Ha partecipato a The Others Art Fair (Torino, 1-4 novembre 2018) con il progetto site-specific “Niente di personale, neanche un diario” (sezione: Expanded Screen). Ha esposto in numerosi festival di videoarte (tra i quali: Videoformes, Invideo, Over the Real, Fuorinorma al Macro di Roma, NodoCCS, MADATAC, Fonlad Digital Art Festival, Berlin International Directors Lounge, FIVA, Asolo Art Film Festival, FIVAC) collettive e personali in Italia e all’estero. Vive e lavora a Torino.

Fino a qui

di Daniele Spanò

suono: Gup Alcaro

performers: Biagio Caravano e Roberta Zanardo

Fino a qui è un progetto nato nel 2014 in occasione del Ring Festival. Il lavoro indaga il rapporto tra il corpo e la superficie intendendo quest’ultima come elemento di separazione tra la vita reale e quella virtuale, tra lo spazio intimo e privato da quello pubblico e collettivo. Attraverso l’uso di videoproiezioni e suoni, l’obiettivo è stato quello di trasformare la facciata del Teatro del Giglio in una superficie luminosa e dinamica, funzionale al racconto. Fino a qui non si limita ad essere un intervento o un’azione incentrata sulla valorizzazione della facciata, bensì un momento di verifica su alcune questioni centrali della ricerca dell’artista quali; la possibilità di trovare nuove funzionalità per l’architettura, il rapporto tra uno spazio intimo (il teatro) e uno spazio pubblico (la piazza), l’identificazione della superficie come elemento di separazione tra interno ed esterno, il rapporto tra corpo e architettura.

Daniele Spanò dopo una formazione da scenografo, inizia il lavoro di regista e artista visivo. Tra le creazioni più importanti: Line in the sand al Made in NY Media Art Center (NYC) 2019, Orbis nella città di Yerevan (Armenia) prodotto dall’Ambasciata Italiana in Armenia nel 2019, Pneuma a Spoleto per Palazzo Collicola Arti Visive e inserito nel programma della cinquantottesima edizione del Festival dei Due Mondi, Atto Primo a Piazza del Popolo a Roma nel 2013, Rifrazioni permanenti ,Piazza Colonna 2011 Roma, MiBAC. Nel febbraio 2011 viene selezionato dal celebre regista e artista Takeshi Kitano per rappresentare il fermento artistico della città di Roma per un format televisivo da lui condotto. Dal 2012 al 2015 è consulente artistico per la Fondazione Romaeuropa e curatore di DigitaLife presso gli spazi della Pelanda di Roma. Dal 2014 nasce la collaborazione con Luca Brinchi con il quale realizza contenuti multimediali per numerosi spettacoli come Hamlet di Andrea Baracco, Ritratto di una capitale per la regiadi Fabrizio Arcuri, Ragazzi di Vita Di Massimo Popolizio, Don Giovanni dell’Orchestra di Piazza Vittorio, Freud e Antigone di Federico Tiezzi, Se questo è un uomo di Walter Malosti, Excelsior di Salvo Lombardo. Nel 2016 insieme a Luca Brinchi è autore e regista di Aminta, una coproduzione della Sagra Musicale Malatestiana, Teatro di Roma e Vie Festival. Dal 2016 al 2020 è membro dello staff di direzione artistica e di coordinamento per La Festa di Roma evento culturale del capodanno del comune di Roma. Attualmente è docente di Regia Multimediale presso l’istituto Rufa di Roma.

Falling

di Sandrine Deumier

Falling
è lo studio di un collasso. Composta da nove scene di
«collassologia» create da immaginari della cultura di Internet,
quest'opera cerca di interrogare un possibile smantellamento delle
pratiche umane di soggezione alla natura e classificazione delle
specie attraverso una ricerca di posture eco-femministe. Il progetto
si basa sul potere delle anticipazioni utopiche e femministe e
sull'idea di cortocircuitare l'immaginario collettivo da internet per
sviluppare nuove utopie e inventare immaginazioni sostenibili. Con il
sostegno di Casa de Velázquez | Hangar.org | Institut Français
Barcellona.

Sandrine
Deumier è un'artista
multidisciplinare che lavora nel campo della performance, della
poesia e della video arte il cui lavoro indaga il tema
post-futurista, attraverso lo sviluppo di forme estetiche legate agli
immaginari digitali. Con la sua doppia formazione filosofica e
artistica, ha costruito uno stile poetico poliedrico incentrato sul
tema del cambiamento tecnologico e sul luogo performativo della
poesia concepita attraverso le nuove tecnologie. Usando il materiale
della parola come immagine e l'immagine come vettore di parole,
lavora anche all'incrocio tra video e poesia sonora, considerandoli
dispositivi sensibili per esprimere una forma di materiale inconscio.
Il processo di scrittura e il materiale mobile dell'immagine
funzionano come significati sottostanti di riflusso che si
riferiscono alle sue installazioni reali e alle performance
audiovisive in collaborazione con i compositori.
SITO
WEB
http://sandrinedeumier.com

EN
EL PROFUNDO DE LA PIEL
2021
di
Ursula San Cristobal 

Nel
profondo della pelle è un poema audiovisivo sull'autoerotismo inteso
come un'esperienza globale di cura di sé, che va ben oltre i
genitali. In un momento in cui il piacere sembra essere stato
codificato come bene di consumo da utilizzare e buttare via,
l'autoerotismo propone un modo di essere nel mondo basato sulla cura
e sul rispetto del proprio corpo, un atteggiamento che possiamo poi
estendere alla nostra interazione con tutti i soggetti. Affrontare il
proprio piacere implica affrontare tabù, paura, punizione e senso di
colpa. Per questo motivo, il pezzo è articolato come un processo che
parte dalla paura, per finire gradualmente per riconciliarsi con la
propria pelle.

Ursula
San Cristobal è
un'artista interdisciplinare e ricercatrice di origine cilena con
sede a Barcellona. Il suo lavoro propone un punto di incontro tra
musica, arte contemporanea e linguaggio audiovisivo. Si dedica
principalmente all'arte dal vivo e alla videoarte low tech,
affrontando temi come la violenza di genere, la migrazione, la
memoria, l'identità e la soggettività. Il lavoro recente di Ursula
è stato selezionato e proiettato in festival come IVAHM 18 e 19
International Video Art House Madrid (Spagna), CineAutopsia 4 e 5:
Bogotá Experimental FilmFestival (Colombia), 3° Video arte e
animazioneBiennale di Puebla (Messico), Deep Trash Escoria 2018
Cuntemporary (Londra), Festival de DiseñoAudiovisual Experimental de
Valdivia (Cile), 31º e 32º Festival Les Instants Vidéo (Francia)
), 8°Camagüey International Video Art Festival (Cuba), Every Woman
Biennial Film Festival 2019 (NewYork, USA), Magmart Video Under
Vulcano (Italia), BIDEODROMO International Experimental Filmand Video
Festival (Bilbao, Spagna), 6° EIVV, International Meeting on
Videodance e VideoPerformance (Valencia, Spagna), Mostra Viva Del
Meditarrani de Valencia (Spagna), Miami New Media Festival (USA) e
Traverse Vidéo (Tolosa, Francia). Úrsula è professore di
comunicazione al Tallerde Músics (College of music, Barcelona) e
attualmente sta facendo il suo dottorato di ricerca in Storia
dell'Arte e Musicologia presso l'Università Autonoma di Barcellona.
La sua tesi riguarda il ruolo del suono nella Performance art e nella
video arte.

Sympoietic Bodies di Flavia Mazzanti

Sympoietic Bodies è un progetto artistico-filosofico realizzato in forma di un cortometraggio ibrido, che esplora la dissoluzione dei confini tra il corpo umano e il suo ambiente fisico e sociale. La trama mostra uno scorcio della vita di “C”, abitante di una configurazione urbana, e dettagli della sua interazione e percezione all’interno dell’ambiente circostante.Il progetto nasce dall’interesse nel combinare una comprensione filosofica dei nostri corpi e della loro interazione con l’ambiente circostante, con l’esplorazione di nuove possibilità tecnologiche nel contesto dell’arte digitale e dei film sperimentali. “Sympoietic Bodies” mira a spingere e dissolvere i confini sia nella tecnologia cinematografica che in argomenti artistico-filosofici, esplorando la relazione simbiotica tra corpo umano e ambiente sociale e fisico. Il progetto è presentato sotto forma di un cortometraggio, che funge da mezzo narrativo e mostra la continua crescita, transformazione e decadimento di organismi ibridi — e con essi del corpo umano e non. L’uso ibrido di animazioni generate al computer e di riprese digitali ha l’intenzione di fornire prospettive diverse sui nostri corpi e su ciò che ci circonda, creando al contempo un’interazione continua tra un punto di vista antropocentrico e uno post-antropocentrico.Tutto quello che si vede nel film proviene dal mondo fisico ed è stato successivamente elaborato in software di animazione e simulazione. Ognuna delle tecnologie utilizzate (motion capture, nuvola di punti, fotogrammetria, sensore Kinect, fotocamera digitale) è stata scelta con lo scopo di esplorare un diverso punto di vista sui nostri corpi e sul mondo che ci circonda.

Flavia Mazzanti è un’architetto, artista e ricercatrice italo-brasiliana con sede a Vienna, Austria. Si è laureata con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, dopo aver completato gli studi di Bachelor presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH). La sua tesi di laurea ha ricevuto il Premio Gustav Peichl per il disegno architettonico e il premio Würdigungspreis per il lavoro artistico. La ricerca di Flavia si concentra sulle relazioni (post) antropocentriche e sui sistemi ibridi, spaziando da teorie filosofiche e architettoniche al new media art e cinema sperimentale. Conferenze e mostre in Europa e Nord America.

Corte della Mole Vanvitelliana

h 21.00 MAGNETICA (O DEI CORPI SOTTILI)

Serena Di Biase

Serena Di Biase è ricercatrice e compositrice di linguaggi e segnali sonori. Autrice di poesia (Amnesia dei vivi – Pequod ed. ’15, La bambina lo sa – La Gru ed. ’19) e performer, nel corso della sua ricerca artistica ha incontrato diverse realtà teatrali con cui ha studiato e collaborato (Punzo, Adriatico, Masotti, Castellucci, Guidi, Valdoca, Motus, Ballico, Kijartansson, Macellerie Pasolini, La Furibunda e Silvia Gallerano). È autrice e voce per Radio Citta Fujiko e Fango Radio e collabora con realtà performative indipendenti. Svolge la sua indagine all’interno della sperimentazione sonora e del vocal/soundscape. Il suo primo progetto di performance Umani sognano leoni elettrici?, è stato premiato al Pergine teatro festival ‘20, nella sezione Supernova – drammaturgie sperimentali. La sua corrente produzione è Magnetica (o dei corpi sottili), droning sonoro che genera contaminazione tra parola/flusso lirico e suono concreto, in un trattamento orizzontale delle fonti. Il linguaggio si origina e muore ciclicamente all’interno della texture generata da campionamenti analogici, loops, vocals, oggetti sonori rielaborati, field recordings, cataloghi personali di corpi sottili manipolati. I frammenti linguistici, restituiti live o d’archivio, sono decostruiti dal dispositivo, che dall’addizione vocale modulata, si apre a geografie di suono minimal/concrete dove il corpo/voce è metamorfico, il linguaggio si compatta per essere suono continuamente sfibrato, armonizzato, reintegrato, alterato e sovraimpresso, da parola significante a elemento anarcoide, frattale, sillabico, mimetico, disinibito da connotazioni semiotiche, riproposto in un’ottica metafisica di inclusione/fusione al paesaggio.

a seguire

SERPENTINE

Ludovica Manzo + Loredana Antonelli

Ludovica Manzo voce, elettronica, synth, live sampler & Loredana Antonelli live visual

Ludovica Manzo crea un tragitto non lineare utilizzando la voce come principale sorgente sonora. Un flusso continuo in cui texture di suoni, brani originali e l’esplorazione timbrica della voce nuda sono immersi nei potenti live visual creati dall’artista multimediale, regista e performer Loredana Antonelli. Le sue cattedrali immaginarie ed i paesaggi cromatici, frutto di una ricerca su principi di pittura astratta e fenomeni percettivi-sensoriali, sono in continuo dialogo con la musica per realizzare un viaggio/racconto sinestetico.

I due spettacolo ingresso 6€ , in collaborazione con AMAT, Biglietti su: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/magnetica-serpentine/161601


da venerdì 6 a domenica 8 agosto

Sala Polveri

laboratorio Paci Dalò organizzazione a cura di Aqusmatic

Orari

Ven h 12.00 / 18.00 sab e dom h 10.00/18.00

showcase domenica 8 agosto h 19.00 in diretta su Usmaradio

Ingresso libero su prenotazione

Food&beverage a cura di MICAMOLE

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INFO

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito ove non specificato. Per rispondere alle normative del DPCM per  il COVID-19 tutti i luoghi di spettacolo hanno posti limitati per il distanziamento, consigliamo fortemente la prenotazione. Biglietteria a cura dell’AMAT, possibilità di acquistare online, in prevendita o in presenza. Biglietteria presso Mole Vanvitelliana da 1 ora prima dell’inizio evento. Biglietti in vendita presso:

-CASA MUSICALE ANCONA– C.so Stamira, 68Ancona

-Biglietterie del Circuito AMAT 071.2072439

-punti vendita VIVATICKET e vendita ONLINE sul sito www.vivaticket.it

MOSTRA La mostra CamerAnimata e l’installazione “Live & Digital Experience” saranno aperte da venerdì 6 agosto a domenica 8 agosto presso la Sala Vanvitelli della Mole Vanviteliana, via Banchina di Chio, Ancona. Orario da venerdì a domenica 18.00 – 22.00.

LABORATORIO Per il laboratorio FUNKHAUS HEINER MÜLLER inviare una breve lettera di motivazione e una sintesi del proprio curriculum all’indirizzo organizzazione@tcvi.it entro il 30 luglio 2021. Per l’evento finale dell’8 agosto ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail acusmatiqx@gmail.com  o al tel. 348 3358084

Attenzione! dal 6 agosto entra in vigore l’obbligo di presentare GREENPASS o tampone negativo per accedere agli eventi. Per rispondere alle normative vigenti si raccomanda di indossare la mascherina,  mantenere il distanziamento, disinfettare spesso le mani. Il personale della Mole Vanvitelliana e dello staff del Festival assicureranno il rispetto delle norme e la sanificazione dei luoghi di svolgimento delle iniziative.

INFO GENERALI cinematicafestival@gmail.com tel 338 3980453

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Credits Cinematica Live & Digital Experience

Organizzazione Associazione Ventottozerosei

Co-organizzazione Comune di Ancona

Concept e direzione artistica Simona Lisi

Direzione organizzativa e marketing Alessandro Zitti

Produzione e logistica Adriana Malandrino

Curatela mostra “CamerAnimata” Bruno Di Marino

Video Alessandro Bracalente

Comunicazione grafica Lirici Greci Consultancy

Allestimento mostra “Live & Digital” Distori Heritage e STARK

Collaboratrici Olimpia Postacchini, Giulia Sbano, Anna Maria La Salvia, Tiziana Giorgini, Giulia Bonanno

Social Media Manager Cecilia Brunelli

Ufficio Stampa Erika Barbacelli (nazionale), Adriana Malandrino (locale)

Sito web Savino Lattanzio

Service tecnico EnT-Entertainment Technologies

Enti sostenitori

Regione Marche

Comune di Ancona (co-organizzazione)

Amat

La Mole

In collaborazione con

Università degli studi di Urbino

Università Politecnica delle Marche

Distori Heritage

Teatri del Comune di Vicenza

Acusmatiq

Marche Teatro

Fifth Wall Fest

Studio Danza

Soc. Coop Le Macchine Celibi

Sponsor tecnici

Capogrossi Assicurazioni

Seeport Hotel

STARK

Media partner

Talk With Dance

Blooming festival

Liricigreci

Ultimo aggiornamento

6 Agosto 2021, 09:00

Pubblicazione

6 Agosto 2021, 09:00