GIORNATA MONDIALE LOTTA ALL’AIDS – LE INIZIATIVE PROMOSSE DAL COMUNE

In occasione della Giornata Mondiale della Lotta all’AIDS, domenica 1° dicembre l’Ufficio di Promozione della Salute Città Sane del Comune di Ancona ha organizzato in collaborazione con le associazioni Opere Caritative Francescane ODV, Avis Ancona Cammina, Anlaids Marche, Consultorio Asur Area Vasta 2, Unità di Strada Filo di Arianna (ASUR), l’associazione Freewoman, Caritas di Ancona e Osimo una iniziativa per sensibilizzare e informare la cittadinanza su un tema così importante e per sottolineare come sia essenziale il ruolo della prevenzione.

L’appuntamento per la Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS è in Piazza IV Novembre di fianco al Monumento ai Caduti: da lì in collaborazione con l’associazione Ancona Cammina -che promuove stili di vita sani- è stata organizzata una camminata di circa 2 ore con partenza dal Monumento dei Caduti dove verrà effettuato, prima della partenza, un flash mob (previsto per le ore 9.45) con tutti i partecipanti alla camminata. A fianco del Monumento sarà posizionato un gazebo messo a disposizione dall’ associazione AVIS e ci sarà a disposizione materiale informativo. Saranno anche presenti le due Unità di Strada Informabus del Comune di Ancona e Filo di Arianna dell’ASUR AV2 .

Il fine settimana successivo poi, il 7 e l’8 dicembre, sarà rappresentato al teatro Sperimentale L. Arena di Ancona uno spettacolo dal titolo “Una stella in fuga” per la regia di Marco Federici, Federico Lancelotti, Anna Maria Monsù il cui ricavato andrà in beneficenza all’associazione “Opere Caritative Francescane ODV” che si occupa di prevenzione e di accoglienza per persone affette da HIV/AIDS.

Per il sesto anno il Comune attraverso l’Ufficio Promozione della salute e Rete città sane che operano tutto l’anno- ha detto l’assessore alle Politiche sociali e sanità Emma Capogrossi- ribadisce il suo ruolo nel divulgare specialmente tra i giovani le informazioni corrette rispetto ai comportamenti da adottare per evitare di contrarre il virus, vale a dire evitando rapporti non protetti, e abbattere lo stigma. E’ altrettanto importante promuovere il ricorso al test così da scongiurare la diagnosi tardiva,”.

Il Comune di Ancona si è impegnato fortemente negli anni nella lotta all’Aids favorendo costanti iniziative mirate all’informazione e alla prevenzione: in primis l’Informabus il mezzo itinerante che da diciassette anni percorre le piazze di Ancona, incontrando i giovani per informarli sui rischi inerenti le malattie sessualmente trasmissibili e l’uso e l’abuso di sostanze psicotrope e alcol. Dal confronto con loro si rileva che, purtroppo, non è migliorato il livello di consapevolezza del rischio dell’Aids e delle malattie trasmissibili sessualmente. All’attività dell’Informabus l’Amministrazione ha associato nel tempo il progetto Affari di cuore che vede impegnati a bordo del mezzo itinerante operatori del consultorio (psicologa e ginecologa) per un’attività di educazione all’affettività e alla sessualità.

Quanto al trend, risulta in diminuzione il dato relativo alla scoperta di nuovi casi di infezione da HIV nelle Marche, e più in generale in Italia. Sono 60 infatti i casi accertati nel 2018 nella regione, contro i 91 dell’anno precedente e 2.847 a livello nazionale, molti di meno del 2017, anno nel quale ne sono stati accertati, a seguito del test, 3.561. Numeri temibili, tuttavia, perché non sconfiggono la piaga delle diagnosi tardive della malattia che resta uguale a 10 anni fa, come ha riferito il dott. Luca Butini, dirigente della Immunologia clinica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Torrette e presidente Anlaids Marche. “Se l’AIDS oggi si cura molto meglio di dieci anni fa- ha detto- se è vero che ci sono farmaci che impediscono al virus di replicarsi e perciò non si è più infettivi, è drammaticamente vero che tante persone (prevalentemente uomini di età compresa tra i 30 e i 48 anni) non sanno di avere contratto il virus, non si preoccupano di fare controlli e scoprono di essere infetti solo dopo il manifestarsi di sintomi importanti. La cosa peggiore che può capitare ad una persona è avere l’HIV e non saperlo”. Continuare a informare, senza mai abbassare la guardia è necessario, specialmente tra i giovani.

Ultimo aggiornamento

29 Novembre 2019, 09:09

Pubblicazione

29 Novembre 2019, 09:09