GLI AMICI DEL CAFFE’ ALZHEIMER IN VISITA AL MUSEO OMERO

Appuntamento con l’arte e con il design per gli Amici del caffè Alzheimer di Ancona, che insieme con i loro familiari, hanno visitato la sezione Design del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana.

La visita, che si è svolta giovedì 3 novembre all’interno di uno degli appuntamenti settimanali previsto dal programma 2022-2023, ha coinvolto più di venti persone, che ogni giovedì si ritrovano nei locali della ex prima Circoscrizione, seguiti da due psicologhe e da un gruppo di esperti che, di settimana in settimana, propongono esperienze diverse per affrontare la malattia: attività di tipo terapeutico, informativo, di svago, di socializzazione.

L’obiettivo è quello di aumentare il livello di appropriatezza nella relazione di cura, di comprendere i bisogni e le fragilità delle persone affette dalla patologia, di offrire conforto e supporto ai familiari.

Ad animare la “trasferta” di giovedì scorso insieme con le psicologhe c’erano le operatrici del Museo Omero, che, nel consueto clima di festa e di convivialità, hanno condotto i partecipanti in un percorso visivo e sensoriale, all’interno del quale è stato possibile ritrovare, ricordare, toccare e manipolare molti oggetti della memoria. La sezione comprende infatti trentadue oggetti iconici della storia del Design italiano, dalla Moka Bialetti alla radio Cubo Brionvega, fino alla macchina da scrivere portatile Valentine della Olivetti e alla Vespa Piaggio di Corradino D’Ascanio.

Il progetto Caffè Alzheimer Diffuso è dedicato a familiari e persone affette da patologia di Alzheimer e sostenuto dal Bando Fondazione Roche con il contributo di Fondazione Maratona Alzheimer e l’esperienza nata ad Ancona è patrocinata dal Comune di Ancona, capofila della rete Città Sane OMS in Italia, che mette in rete i Caffè di 19 città italiane.

Oltre che per le persone anziane malate, il Caffè Alzheimer è pensato per familiari e badanti che li assistono ed è aperto a persone anziane sole, fragili, desiderose di stare in relazione con gli altri. Le attività svolte, mirate a mantenere le abilità residue, sono finalizzate alla socializzazione e al benessere della persona.

I pomeriggi si articolano in diverse fasi: il primo momento è per i saluti, l’accoglienza, la conversazione informale, mentre la seconda fase è dedicata alla stimolazione cognitiva, alla sollecitazione dell’orientamento temporale-spaziale, dei ricordi, delle percezioni, delle altre capacità della mente. Il tutto, attraverso esercizi e giochi cognitivi di volta in volta diversi e adattati ai presenti. Segue, infine, il momento dedicato alla merenda. Alle persone che assistono i malati, il progetto offre momenti di condivisione delle fatiche quotidiane, di confronto e conforto, informazione e supporto, in un’ottica di adattamento e di mantenimento di una buona qualità di vita nonostante la malattia.

L’invenzione dei Caffè Alzheimer è di uno psichiatra olandese, Bere Miesen, e risale al 1997, a Leida. Da quel momento questa esperienza si è sviluppata a macchia d’olio: prima nei Paesi Bassi e poi nel Regno Unito, in Italia, in Grecia, in Australia e negli Stati Uniti. Rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia, il Caffè Alzheimer viene concepito come un luogo sicuro nel quale si respira un’atmosfera rilassata e accogliente, dove i partecipanti possono esprimere sé stessi, essere ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l’isolamento e la solitudine.

E’ il luogo – spiegano gli organizzatori – dove familiari e fragili possono recarsi insieme, scoprire che non sono soli e capire come altri fanno fronte alla malattia e alle sue conseguenze. In questo ambiente le persone con disturbi di memoria o con demenza insieme ai propri familiari possono incontrarsi per vivere momenti di condivisione, svago, per trovare supporto e informazioni, scambiarsi esperienze e confrontarsi con professionisti, in un contesto accogliente ed informale, arricchito dalla presenza di volontari”.

Proprio perché i volontari sono figure fondamentali all’interno di questa associazione, i responsabili rivolgono a tutti l’appello a unirsi a questo progetto per regalare un po’ del loro tempo, delle loro competenze, della loro disponibilità, ai malati e alle loro famiglie.

Info e programma degli incontri: https://www.comuneancona.it/caffe-alzheimer-diffuso-dal-15-settembre-riprendono-gli-incontri/

Ultimo aggiornamento

8 Novembre 2022, 15:50

Pubblicazione

7 Novembre 2022, 15:49