progetto CI STO? AFFARE FATICA! – FACCIAMO IL BENE COMUNE

Il progetto- finanziato dalla Regione, coordinato da CSV Marche in collaborazione con il Comune- ha preso il via ad Ancona in questi giorni, con attività all’interno del Parco della Cittadella

Ha preso avvio in 14 Comuni delle Marche -e da lunedì 3 agosto anche ad Ancona- Ci sto? Affare fatica! – Facciamo il Bene comune” il progetto finanziato dalla Regione Marche, coordinato dal Centro Servizi per il Volontariato delle Marche e sostenuto dal Comune di Ancona.

L’iniziativa intende recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, manuale, in particolare, stimolando i giovani a valorizzare al meglio il tempo estivo, un tempo critico, spesso vuoto di esperienze e perciò di significato – soprattutto per le giovani generazioni- attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.

Ad Ancona hanno aderito al progetto, per questo primo modulo settimanale, 10 ragazzi di età compresa tra tra i 16 e i 21 anni. Affiancati da un tutor maggiorenne e da un esperto (handyman) hanno svolto attività di cura del verde, pulizia e piccole manutenzioni all’interno del parco della Cittadella dove hanno ripulito e scartavetrato panchine, e staccionate, rimosso erbacce e foglie secche ed altri piccoli lavori di giardinaggio.

Il progetto – che dal 24 agosto (dopo la pausa di Ferragosto) proseguirà con moduli successivi, sempre di durata settimanale- intende valorizzare la dimensione intergenerazionale e il valore della fatica, costituire un investimento educativo sul tempo estivo, sottolineare la la dimensione del gruppo, di operare in team e sviluppare la cura e la tutela dei beni comuni.

Riguardo alla dimensione intergenerazionale s’intende investire sulla formazione degli adulti coinvolti nel progetto, fornendo loro alcune competenze nella relazione con i giovani e condividendo con loro l’obiettivo prettamente educativo del progetto.

Significativo anche l’obiettivo di creare un intreccio tra competenze creative giovanili (soprattutto in ambiente digitale) e abilità tradizionali artigianali da “maestri d’arte” (gli handyman del progetto, volontari delle associazioni del terzo settore).

Per quanto riguarda il valore della fatica, con il progetto si vuole facilitare il processo con il quale alla fatica profusa si possa associare un congruo riconoscimento. Ai giovani viene infatti erogato un voucher settimanale, il “buono fatica” del valore di 50,00 euro spendibile negli ambiti principali della quotidianità (spese alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero). – Anche ai tutor viene riconosciuto un “buono fatica”, del valore di 100,00 euro per ogni settimana di attività.

Infine, investire sul tempo estivo significa aprire un canale di collaborazione stabile con gli Istituti Scolastici Superiori, i Comuni / Unione Montane / Unioni dei Comuni e le OdV/Aps dei territori fin dalla primavera di ogni anno, per sensibilizzare giovani, docenti, amministratori locali, volontari e famiglie rispetto a questa possibilità.

Da non sottovalutare il collegamento con gli Enti Locali dei territori per programmare e progettare in sinergia interventi ad hoc con i giovani in percorsi di vita, spesso resi più critici dal “vuoto” estivo. Convogliare le energie progettuali delle amministrazioni locali rivolte alla fascia d’età dei giovani in un grande contenitore collettivo dove ciascun Comune possa attivare le proprie risorse di comunità costituisce una opportunità anche per azioni future e un laboratorio esperienziale con occasioni di crescita per i giovani. Altrettanto importante è educare le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio, fornendo loro l’occasione di sentirsene responsabili.

I giovani sono la nostra forza – sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ancona, Paolo Marasca e renderli partecipi della cura del territorio permettendo loro di viverlo anche meglio, e di lavorare assieme, è una cosa di per sé straordinaria. Una formazione civica e sul campo, ma anche, per noi, l’occasione di farci suggerire da loro creazioni, soluzioni ed emozioni nuove.

La raccolta delle adesioni dei giovani sono promosse principalmente attraverso le scuole, i social ed il “passaparola”. La gestione delle iscrizioni si svolge attraverso la piattaforma digitale dedicata che faciliterà la raccolta delle adesioni e contestualmente di dati e liberatorie di legge rispetto a privacy, gestione dei dati e delle immagini.

Ultimo aggiornamento

7 Agosto 2020, 10:46

Pubblicazione

7 Agosto 2020, 10:46