INAUGURA DOMANI POMERIGGIO “LA CASA DI DEMETRA” ,PROGETTO INNOVATIVO CHE VA OLTRE LA RISPOSTA ALL’EMERGENZA PER LE DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA. PRIMO ESPERIMENTO IN ITALIA AD ANCONA. UNA SOLUZIONE CONCRETA PER RICOSTRUIRE LA PROPRIA AUTONOMIA DI VITA.

PRESENTE DOMANI ANCHE LA VICE PRESIDENTE DEL SENATO, SENATRICE VALERIA FEDELI.

 Una casa per accogliere le donne vittime di violenza di genere sole o con figli minori, con un progetto innovativo che supera la fase dell’emergenza e prevede una serie di azioni per il raggiungimento di una piena autonomia di vita. Tra le azioni, oltre all’accoglienza abitativa e il sostegno al reddito, anche l’attivazione di borse lavoro in collaborazione con le associazioni di categoria, contributo per i servizi ai minori, sostegno economico specifico per l’uscita dal percorso di accoglienza (deposito cauzionale per un alloggio autonomo e quota mensile canone di locazione) e interventi di sostegno psico-sociale.

Tutto questo rende il progetto, altamente innovativo, primo in Italia sperimentato da un ente locale, cioè dal Comune di Ancona. L’iniziativa è stata presentata stamane alla stampa dall’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Emma Capogrossi. La struttura, ormai pronta e a giorni operativa, sarà inaugurata domani alle 16.30 alla presenza della Vice Presidente del Senato, senatrice Valeria Fedeli.

La struttura, denominata La Casa di Demetra”, che ha il sostegno della Fondazione Cariverona che ha finanziato (proprio per il suo approccio innovativo) il progetto per circa il 60 per cento della spesa, prevede l’accoglienza di 4 donne che abbiano affrontato il percorso di allontanamento dal coniuge /compagno violento e che necessitano di un cammino progettuale “protetto”, destinato a favorire il potenziamento dei livelli di autonomia acquisiti; è previsto anche un posto per l’ospitalità di donne in situazione di emergenza destinato, quindi, alla pronta accoglienza.

Il progetto, dal costo complessivo di € 151.300 è finanziato dalla Fondazione Cariverona, con 90.000 euro e dal Comune di Ancona per 61.300 euro.

 

Per la sua realizzazione l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione un immobile di proprietà, adeguatamente arredato, composto da 4 vani, una cucina e doppi servizi. Nella struttura di accoglienza opereranno inoltre psicologo, educatore e coordinatore per garantire un servizio ed un sostegno adeguato a coloro che vi saranno ospitate.

 

“In questo modo – spiega l’assessore Capogrossi – facciamo seguito concretamente al nostro impegno come amministrazione in seno alla Rete Antiviolenza che si è costituita in città. Così mettiamo in campo non solo iniziative di sensibilizzazione riguardo la violenza di genere ma anche soluzioni pratiche per chi ne è rimasta vittima ed ha bisogno di un aiuto per ricostruire il proprio progetto di vita”.