Da sabato 1 a domenica 16 aprile dalle 17,30 alle 19,30 all'Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra "Dissonanze" La presentazione della mostra è di Michele Servadio. DESCRIZIONE Il concetto di «dissonanza» appartiene tematicamente al mondo della musica e viene utilizzato per indicare l’effetto prodotto da alcuni intervalli o accordi musicali capaci di generare un suono forte, intenso e spesso fonte di sconcerto per chi ascolta. Trasposto semanticamente nel mondo dell’arte, tale concetto indica un accostamento tematico audace e provocatorio che, grazie ad una disarmonia di opinioni, idee e sentimenti, genera nello spettatore una sensazione di sorpresa e spaesamento. Se in un primo momento questo contrasto veniva visto con timore dai pittori del passato, si pensi ai grandi maestri del Rinascimento che fondavano la propria arte sui principi della forma, della linea e della geometria, con il tempo la dissonanza è divenuta per gli artisti un mezzo indispensabile per rappresentare il continuo contrasto insito nella società e nell’interiorità dell’uomo. Un esempio su tutti è quello di Vassilly Kandinsky, fra i primi pittori a saper coniugare fra loro i principi della musica e della pittura, dando vita ad opere d’arte che, grazie alle dissonanze che le animavano, erano capaci di raccontare una contemporaneità tormentata e non più legata alla realtà visibile e fenomenica. Negli ultimi anni, in particolare, la dissonanza è divenuta l’emblema stesso di una società fatta di antinomie e disarmonie, simbolo di un mondo che finisce spesso per contraddire e contraddirsi. La dissonanza, per raggiungere il proprio effetto dirompente, ha bisogno di almeno due elementi che, accostati fra loro, generino una disarmonia espressiva capace di stupire lo spettatore. Fra quelli proposti da questa mostra il primo è rappresentato dalle opere di Giorgio Occhipinti. Originario di Ragusa ma anconetano d’adozione, egli si è sempre dedicato con passione all’arte, dapprima […]