“STIMO LA MENTE”…ITINERANTE. L’AMMINISTRAZIONE RIATTIVA IL PROGETTO AVVIATO NEL 2019 E PREMIATO CON l’ OSCAR DELLA SALUTE.
FINO ALLA FINE DI SETTEMBRE UNA TRENTINA DI ANZIANI SI INCONTRANO NEL TERRITORIO, INTERAGENDO
A partire dal mese di giugno l’Amministrazione comunale ha ripreso le fila del progetto “Stimo… la Mente” per contrastare l’isolamento sociale delle persone anziane. Il progetto, avviato nel 2019 anche grazie al contributo della fondazione Cariverona si era visto assegnare dalla Rete Italiana Città Sane OMS il “Premio nazionale- l’Oscar della salute 2019” con una menzione speciale sulla “originalità” per l’approccio innovativo e la metodologia di lavoro adottata. “Stimo…la mente” è stato rilanciato dopo lo stop imposto dalla pandemia in una versione itinerante: circa 30 anziani auto e semiautosufficienti, fruitori del SAD (*), Servizio comunale di assistenza domiciliare, o di altri servizi sociali, sono stati coinvolti in tre diverse zone territoriali del Comune presso alcuni punti di ristoro della città per condividere momenti di socializzazione e convivialità alla presenza di un’ animatrice che guida e conduce il gruppo stesso nei vari momenti. Gli incontri – che proseguiranno per tutto il mese in corso- sono organizzati con appuntamenti settimanali della durata di circa un’ ora e mezzo, con la preziosa collaborazione del servizio trasporto della Croce gialla laddove necessario. “L’obiettivo principale di questa iniziativa sperimentale, che si aggiunge al lavoro svolto dai centri sociali attivi nel territorio – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali, Emma Capogrossi- è quello di uscire dall’isolamento e dalla solitudine promuovendo la socialità dando così origine ad una sorta di welfare rigenerativo: le persone che ricevono una qualche forma di aiuto generano azioni solidali, mettendo in moto un meccanismo che apporta benefici a se stesse e agli altri”
(*) Il servizio di assistenza domiciliare (SAD) da diversi decenni attivo nel Comune di Ancona, rappresenta un “punto fermo” nei servizi agli anziani, la rivendicazione di un diritto a vivere, con gli aiuti necessari, a casa propria. Negli anni alcune cose sono cambiate, a partire dai bisogni che hanno registrato nel tempo non solo una differenziazione nelle caratteristiche (si pensi alle demenze) ma anche la necessità di soddisfare quelle esigenze di sociale in senso proprio, riguardante la relazione, l’accompagnamento, il sostegno verso una fondamentale funzione preventiva rispetto al deterioramento delle condizioni di salute. La costante analisi sull’ evoluzione del SAD, fra l’ente pubblico e la cooperativa Cooss Marche gestore del servizio, ha evidenziato la necessità di un riposizionamento dello stesso, con un ruolo cruciale nella rete dei servizi anche alla luce del suo radicamento territoriale: quello della sua valorizzazione in relazione ai nuovi bisogni degli anziani e delle loro famiglie, creando connessioni fra risorse, possibilità, risposte ad esigenze diverse. Si sono quindi sperimentati, accanto alle “tradizionali “prestazioni del SAD, nuovi approcci interessanti, inediti, innovativi, quali “Stimo ..la Mente” utilizzando la metodologia della co-progettazione pubblico-privato quale strumento che trova il proprio fondamento nei principi di sussidiarietà, trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale.