25 NOVEMBRE- GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.

NUMEROSE LE INIZIATIVE COORDINATE DAL COMUNE- ASSESSORATO PARI OPPORTUNITA’.   SI ILLUMINA DI ARANCIONE IL TEATRO DELLE MUSE. DOMANI LA CONFERENZA “DALLO STALKING AL FEMMINICIDIO”.

 

E’ un fenomeno trasversale, che coinvolge uomini di tutte le età, classi sociali, estrazione culturale, nazionalità, è un’ “edera velenosa” che si avviluppa attorno   all’anima ottenebrando la ragione.     E’ la spirale della violenza verso le donne, mogli, compagne, fidanzate, oppure ex,   quasi sempre appartenenti al contesto familiare, vittime di coloro che -al contrario- dovrebbero amarle, sostenerle e proteggerle. .   Un fenomeno che affligge l’Italia e con essa tutti i Paesi del mondo, senza distinzioni tra occidentali e non, che viene ricordato in occasione  Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che cade il 25 novembre, una ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e che costituisce un momento fondamentale di confronto sui risultati raggiunti e sul lavoro da svolgere su più fronti e in una pluralità di contesti.

La città di Ancona- attraverso il Comune, il Forum cittadino delle donne, il Consiglio regionale, la Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, l’associazione Reti culturali, l’associazione Donne e Giustizia , il Rotary Club e l’agenzia Onu “Un Women” – si appresta a celebrare questa ricorrenza con una serie di iniziative aperte alla cittadinanza e agli studenti.

A partire, domani, 25 novembre dall’illuminazione del Teatro delle Muse con il colore arancione, simbolo della campagna antiviolenza #Orangetheworld (Un Women) e la conferenza Dallo stalking al femminicidio” promosso dal Rotary Club- nella sala ex consiglio alle ore 17,00.   Per il 28 novembre il Consiglio regionale con la Commisisone P.O. e il Comune di Ancona hanno organizzato al Teatro Sperimentale (ore 10) una rappresentazione teatrale rivolta agli studenti ma aperta a tutti, con ingresso libero, dal titolo “Edera velenosa”. Un monologo ideato e diretto da Stefano Tosoni, in collaborazione con Alessandro Rutili e interpretato da Venusia Morena Zampaloni, che non mancherà di colpire allo stomaco il pubblico.

Il 29 novembre   alle ore 15 nella sala ex consiglio. Il convegno organizzato dal Comune con l’associazione Reti culturali “Sul corpo delle donne”, in cui si parlerà delle strutture locali impegnate sul territorio, degli aspetti psicologici e sociologici della violenza, della legislazione italiana, del racconto sulla violenza in letteratura.

Inbfine, oltre ad un seminario formativo in Tribunale destinato a magistrati, avvocati e personale di Polizia giudiziaria, l’associazione Donne e Giustizia condurrà una tavola rotonda il 3 dicembre sul tema Il lavoro di rete come risposta alla richiesta di giustizia delle donne vittime di violenza di genere”.

Ogni giorno 8 del mese si ricorda, inoltre, il presidio di sensibilizzazione anti-violenza attuato in città dall’associazione Terza Via.   L‘8 dicembre interesserà il percorso Passetto-viale della Vittoria a partire dalle ore 19,00

“Per opporsi alla violenza contro le donne – è stato sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Emma Capogrossi, e dalle referenti delle istituzioni e associazioni coinvolte sul campo e nella organizzazione dell iniziative per la Giornata-   si richiede forte attenzione e impegno di tutti gli attori della società civile, così da diffondere una cultura del rispetto e della valorizzazione della figura femminile . Parallelamante stiamo lavorando in stretta sinergia con enti e associazioni per fornire tutti i servizi necessari ad aiutare le donne in difficoltà”.     L’Amministrazione comunale è impegnata sul piano della prevenzione e del contrasto della violenza di genere e nel sostegno alle vittime della violenza ed è stata parte attiva nella costituzione della rete antiviolenza cittadina e della casa di Demetra , la struttura comunale di secondo livello (la prima in Italia realizzata da un ente locale)   che accoglie le donne sole o con figli minori, con un progetto innovativo che supera la fase dell’emergenza e prevede una serie di azioni per il raggiungimento di una piena autonomia di vita. Nel 2015 al Centro antiviolenza di Ancona- avviato nel lontano 1984 e gestito da “Donne e Giustizia”- si sono rivolte 107 donne italiane e 35 straniere, denunciando violenze psicologiche, fisiche, sessuali, economiche o episodi di stalking. In 94 casi su 100 l’autore della violenza è il partner.