“Il colore dell’arte e l’esattezza scientifica”. Alla Biblioteca “Benincasa”si inaugura oggi una mostra dedicata a Giulia Bonarelli prima donna medico ad Ancona e inoltre intellettuale, studiosa e critica d’Arte

Da oggi, giovedì 18 maggio, è possibile visitare presso la Biblioteca Comunale

“Benincasa” la mostra libraria e documentaria “Il colore dell’arte e l’esattezza scientifica- Giulia Bonarelli prima donna medico ad Ancona”, progetto realizzato dalla Biblioteca Benincasa con la consulenza della professoressa Stefania Fortuna, docente di Storia della Medicina presso l’Università Politecnica delle Marche.   La docente ha studiato a lungo la   vita e l’opera di Giulia Bonarelli, prima donna medico ad Ancona e moglie dal 1911 di Gustavo Modena, direttore del Manicomio di Ancona, che affiancò nel suo lavoro, producendo interessanti lavori scientifici.

Discendente di una delle più importanti famiglie della nobiltà anconetana, dopo la maturità classica conseguita presso il Liceo Rinaldini di Ancona, Giulia Bonarelli si iscrisse alla Facoltà di Medicina e chirurgia di Bologna, laureandosi a pieni voti nel 1916.
Con il titolo di “assimilata a sottotenente medico”, lavorò nell’ospedale militare aperto da Gustavo Modena all’interno del manicomio provinciale di Ancona nel giugno 1915, subito dopo l’entrata in guerra dell’Italia, e che venne ampliato progressivamente e trasformato in centro neurologico nel maggio 1917.
Dopo la guerra, la Bonarelli svolse servizio volontario al manicomio di Ancona nel ruolo di responsabile del gabinetto di elettroterapia dell’ambulatorio neuropsichiatrico, visitando e curando soprattutto bambini e adolescenti.
Alla professione medica, Giulia Bonarelli affiancò una feconda attività di studiosa e critica d’arte, nonché di realizzatrice di rassegne artistiche. Collaborò con Luigi Serra direttore della Galleria nazionale delle Marche, pubblicando tra l’altro articoli nella Rassegna marchigiana, la rivista da lui fondata e diretta, su monumenti, palazzi, giardini ed artisti di Ancona e delle Marche o attivi nelle Marche: lo scultore Vittorio Morelli (1896-1968), gli incisori Adolfo De Carolis (1874-1928), Bruno da Osimo (1888-1962) ed Eleonora Gallo (1985-1966), il pittore Augusto Mussini (1870-1918) e l’architetto Guido Cirilli (1871-1954).
Giulia Bonarelli morì prematuramente a Bolzano il 19 agosto 1936, ad appena quarantaquattro anni.
Attraverso l’esposizione di documentazione proveniente da varie fonti ( la biblioteca dei coniugi Modena, donata da Gustavo alla Biblioteca Comunale in ricordo della moglie, pubblicazioni scientifiche di Giulia provenienti dalla Biblioteca Statale di Macerata, documentazione di archivio conservata presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e presso la Biblioteca Pascoli di Barga) la mostra ricostruisce il ritratto di una donna dell’epoca, allo stesso tempo medico e studiosa d’arte.
Tra il materiale esposto, si segnalano due edizioni del Seicento, opere di due antenati di Giulia, Guidubaldo e Prospero Bonarelli, due articoli scientifici di Giulia in prestito per questa mostra dalla Biblioteca Statale di Macerata, testi di Adolfo De Carolis con dedica dell’autore, riproduzioni di alcune lettere inviate all’artista da Giulia Bonarelli, opere di Bruno da Osimo e di Eleonora Gallo.
La mostra sarà visitabile presso lo spazio d’Ingresso della Benincasa, in Via Bernabei 30, dal 18 maggio al 27 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Durante il periodo estivo: dal 1 al 31 luglio e dal 21 al 31 agosto: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.30; il martedì e il giovedì anche dalle 14.30 alle 17.00.
A disposizione dei visitatori, il catalogo della mostra.
Mercoledì 31 maggio alle ore 17.00 si terrà una visita guidata alla mostra, su prenotazione.
Per informazioni, rivolgersi alla Biblioteca Benincasa (benincasa@comune.ancona.it tel. 0712225020; 2225049).