IL MUSEO OMERO APPRODA AL MUSEO DEL CAIRO CON UN PERCORSO PER I NON VEDENTI . UNA INIZIATIVA INEDITA DI GRANDE SPESSORE

Grazie ad una collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona è ‘ stato da poco inaugurato al Museo del Cairo -uno dei più celebri complessi museali al mondo- un percorso che consentirà ai non-vedenti di conoscere attraverso il tatto 12 opere celebri del museo egizio, tutti a livello di libri di storia dell’arte, tra cui una sfinge di Amenemhat III risalente al Medio Regno, XII dinastia (quindi circa 1.800 a.C.). L’iniziativa, inedita per il prestigioso museo, è inserita nel programma “Vivere all’italiana” della Farnesina ed è stata promossa dall’Ambasciata d’Italia al Cairo grazie all’azione del Centro archeologico dell’Istituto italiano di Cultura in collaborazione, appunto, con il Museo di Ancona

L’esperienza è completata da tabelle bilingue (arabo e inglese) in braille e da una speciale penna-audioguida.
Fra le altre opere a disposizione di ciechi e ipovedenti, cui viene fornita una selezione di testimonianze dell’intero arco della storia faraonica, ci sono anche un colosso di Ramses II, una tavola per la mummificazione, la ieraticamente commovente coppia formata da Sennefer e sua moglie che si sostengono a vicenda con la braccia dietro le spalle, una statua del faraone Amenhotep II con la dea Meretseger e una della dea-leonessa Sekhmet.

A provare per primo l’emozione del viaggio tattile nel profondo passato, assieme a ciechi egiziani provenienti anche da scuole elementari per non-vendenti, è stato Aldo Grassini, il creatore del Museo Omero. “E’ qualcosa di indescrivibile, di straordinario, di emozionante- ha commentato. Noi sentiamo parlare di queste cose ma, se non le tocchiamo, di fatto non ne abbiamo una conoscenza e possiamo solo lavorare di immaginazione. Invece, toccare queste opere ci dà la possibilità, finalmente, di creare un rapporto concreto, fisico, con questi grandi capolavori”.