MADE IN MARCHE- SABATO 21 GENNAIO IN SCENA AL TEATRO PANETTONE “SCHERZIAMO” CON PIERO M.MACCHINI

ONE MAN SHOW TRA BIOGRAFIA E SATIRA

 

La sfrenata comicità e la satira contemporanea si riaffaccia al teatro Panettone con la rassegna “Made in Marche” 2018 organizzata ancora una volta dal Gruppo teatrale Recremisi che si è fatto carico in questi anni delle spese di recupero della struttura (circa 300 posti) e della sua gestione.   Dopo il successo dello spettacolo di apertura, il 13 gennaio scorso, sabato prossimo 21 gennaio alle ore 21.00 sarà in scena “ScherziAmo” con Piero Massimo Macchini e con la regia di Max Giusti.

L’ingresso intero è pari a 10 €, il ridotto è di 6,0€ (studenti e over 65)

«Può uno spettacolo comico occuparsi del senso della vita?  Piero Massimo Macchini ci ha ragionato a lungo e una mattina, leggendo l’ennesimo articolo sulla riforma delle pensioni, si è detto: “se chi si occupa del senso della nostra vita fa ridere, perché io da comico non posso fare il contrario?”
Da questa amara constatazione prende vita “ScherziAMO, Chi nasce per gioco non può che vivere in allegria”, un one-man show tra biografia, satira e vaudeville, in cui l’autore inserisce, nel solco della più nobile tradizione macchiettistica italiana, elementi di  teatro di strada e clownerie, amalgamati in una scrittura post moderna dal respiro cinematografico.
Oppure è solamente un dramma travestito da commedia?!?
Il giovane Piero Massimo, settimo fratello di un’interminabile sfilza di Macchini, concepito per gioco in una torrida estate del 77, dopo un’infanzia di dubbi edipici e un’adolescenza a
rischio cecità ossessionato dalla grande F, oggi, passate le colonne d’Ercole dei 35 anni, vive con trepidazione l’ora del grande cambiamento: “continuare a vivere con mamma, o spiccare il volo con la donna della mia vita? La partita al bar o la cena dai suoceri? Lavorare a nero per pagare i contributi o lavorare a nero e basta?”
In un crescendo di risate che dissacrano molti luoghi comuni sulla provincia e sulla nostra idea di italianità, Macchini mette a nudo la propria vita rimettendo in questione le
nostre certezze e la nostra stessa identità. “Perché se c’è una cosa che noi italiani sappiamo fare, è ridere – e far ridere – di noi stessi.  E, a quanto pare, continuiamo a non farci mancare gli spunti. Ahinoi»