UNA TARGA PER RICORDARE L’IMPEGNO DI SANITARI, RICERCATORI E VOLONTARI NELLA GIORNATA NAZIONALE PE LE VITTIME DEL COVID

Emozione tangibile dei responsabili delle istituzioni sanitarie e delle associazioni di volontariato oggi pomeriggio alla cerimonia a Palazzo comunale

Una targa per ricordare l’impegno dei sanitari, dei ricercatori, dei volontari che si sono spesi nella lotta al Covid e nell’assistenza agli ammalati e per commemorare chi non c’è più. E un grazie corale, in risposta, è stato espresso all’iniziativa celebrata oggi pomeriggio nella residenza municipale in occasione della Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus.

Dando seguito all’impegno assunto in occasione della cerimonia di consegna delle civiche benemerenze 2021, il Sindaco Valeria Mancinelli con la giunta comunale ha difatti commissionato nei mesi scorsi la realizzazione di una targa in marmo che è stata inaugurata oggi, 18 marzo, nell’atrio de Palazzo comunale, di fianco a quelle dei Padri della Patria.

Nel gennaio 2020- si legge nella targa- una terribile pandemia si è scatenata nel mondo, colpendo con ferocia anche il nostro territorio. Con questa targa, l’Amministrazione comunale ringrazia e rende onore ai medici, agli infermieri e agli operatori delle strutture sanitarie della città e ai loro collaboratori e ai volontari che hanno fronteggiato l’emergenza con spirito di sacrificio e grande umanità e che tuttora non si risparmiano per contrastare con la cura e la ricerca la diffusione di questo grande male”.

Con questa iniziativa l’Amministrazione comunale ha voluto esprimere un riconoscimento collettivo a tutti gli operatori della sanità da parte della comunità del capoluogo, un ringraziamento forte e sentito a tutti coloro che hanno affrontato con coraggio e professionalità l’emergenza pandemica e al contempo rendere visibile e perenne il cordoglio per le vittime. “Per quanto significativo- spiega il Sindaco Mancinelli- attribuire la civica benemerenza, non ci era sembrato un segno sufficientemente forte per esprime un apprezzamento all’altezza della drammatica esperienza vissuta e per consegnare alla memoria della collettività il contributo straordinario che tutti i nostri operatori sanitari e i volontari hanno dato nel combattere questa terribile battaglia contro il Covid. Volevamo lasciare un segno tangibile e perciò abbiamo deciso di realizzare questa targa solenne in cui è scritta la riconoscenza della città. Targa che che sarà apposta, identica, anche nei presidi più significativi, e soprattutto nell’atrio della casa comunale, alla stregua delle precedenti che ricordano i padri della Patria e i nostri concittadini che hanno dato la vita in momenti decisivi nella storia di questa città.”

Le targhe in marmo troveranno collocazione nei tre presidi del territorio: Azienda ospedaliera Torrette, Ospedale geriatrico INRCA e Area Vasta2 ASUR Marche – presidio ex Crass, e inoltre nelle sedi delle organizzazioni di volontariato del territorio per il soccorso sanitario: Croce Rossa Italiana e Croce Gialla.

Alla cerimonia di scopertura della targa– preceduta da un incontro nella sala della giunta- sono intervenuti Giovanni Guidi– Direttore ASUR- Area Vasta 2; Nadia Storti– Direttore generale Asur Marche; Irene Leonelli, direttore amministrativo INRCA, in rappresentanza del dott. Gianni Genga- Direttore generale INRCA; Michele Caporossi– Direttore generale Azienda ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona; il dott. Vincenzo Menditto, Azienda ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona; Alberto Caporalini– Presidente Croce Gialla di Ancona onlus; Pierino Belfiori- Presidente Croce Rossa Italiana, Comitato di Ancona e inoltre il prof. Mauro Silvestrini, Rettore della Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIVPM in rappresentanza del Rettore Gianluca Gregori e infine il prof. Stefano Menzo- Direttore SOD Virologia UNIVPM.

Un grazie corale- si diceva- “un riconoscimento che tocca il cuore” è stato il commento unanime ed emozionato dei presenti che hanno espresso, a nome di tutti gli operatori sanitari, la soddisfazione nel vedere riconosciuto uno sforzo ed un sacrificio sostenuti a testa bassa nel corso di questi due lunghi anni, nei quali -nei diversi contesti (presidi ospedalieri, ambulatoriali, centri vaccinali, servizi di emergenza, domiciliari etc) – ci si è rimboccati le maniche grazie ad un forte senso del dovere e ad uno spirito di collaborazione che ha permesso di affrontare l’incubo della diffusione del Covid con determinazione e tenacia e con un forte e costante senso di umanità.

Un virus che ha prodotto in Italia più vittime che nella II guerra mondiale – è stato ricordato- per combattere il quale quindicimila operatori del territorio non si sono risparmiati, ognuno ha fatto la sua parte, molti di loro si sono ammalati. Si è perso un anno di vita- e la Sanità sta recuperando per accogliere gli ammalati di tutte le altre patologie che hanno sofferto dell’emergenza- ma la ricerca , l’assistenza e l’innovazione non si fermano ed è questa la strada da perseguire. Se siamo in piedi- è stato detto dai referenti dei presidi sanitari- è perché c’è stata una forte e continua collaborazione anche da parte dei cittadini che hanno accettato le limitazioni. E’ emerso l’orgoglio del nostro paese, di dare il massimo per raggiungere il miglior risultato possibile. Un grazie anche da parte delle due croci i cui volontari, a centinaia, non si sono mai tirati indietro, reiventandosi nei ruoli che l’emergenza ha richiesto.