Minori stranieri non accompagnati – MSNA

Direzione Politiche Sociali 
Viale della Vittoria, 39
Dirigente: Claudia Giammarchi
Ufficio Tutela Età Evolutiva
Progetto Minori stranieri non accompagnati – MNSA
Responsabile del progetto
Simone Lenzen
tel: 071 222 6120
email: ancona.mna@comune.ancona.it
simone.lenzen@comune.ancona.it

Con l’entrata in vigore della L. 47/2017 (c.d. Legge “Zampa”), è stato sancito esplicitamente il divieto di respingimento alla frontiera dei “minori stranieri non accompagnati” (MSNA), cioè minorenni “non aventi cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione europea, che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato, privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili” (cfr. link https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Documents/linee-guida-minori-stranieri-non-accompagnati-def.pdf).

Il sistema di accoglienza per i MSNA (siano essi richiedenti o non richiedenti protezione internazionale) è articolato in due fasi.

Nella prima fase, i minori sono accolti, per le esigenze di soccorso e di protezione immediata, presso strutture governative di prima accoglienza per minori, istituite e gestite dal Ministero dell’Interno, per un periodo non superiore a 30 giorni, durante i quali si procede all’identificazione, all’eventuale accertamento dell’età e a fornire le informazioni sui diritti riconosciuti (compreso quello di richiedere la protezione internazionale) e sulle modalità di esercitarli. Questi centri di accoglienza (detti “centri FAMI”) sono tenuti a garantire ai minori una serie di servizi, tra cui la mediazione culturale, l’orientamento legale, l’assistenza sanitaria e psicologica.
La seconda fase prevede il trasferimento dei minori in strutture di seconda accoglienza, predisposte dai Comuni, tra cui anche il Comune di Ancona, che aderiscono al Sistema di protezione titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI) – che, con l’entrata in vigore del D.L. 130/2020, è ora denominato SAI – Servizio di Accoglienza e Integrazione (cfr. link https://www.siproimi.it/ ).

Nell’ambito di tale Servizio, il Comune di Ancona è titolare del progetto “Ancona-Città d’Asilo”, che al momento prevede l’accoglienza di 36 minori stranieri non accompagnati. L’attuale ente gestore del progetto è un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI), composto di 7 comunità socio-educative residenziali presenti sul territorio regionale, in cui viene inserita la maggior parte dei ragazzi.

Si tratta di una “accoglienza integrata” in quanto, oltre al vitto e alloggio, si prevedono in modo complementare misure di informazione e orientamento, accompagnamento, assistenza sanitaria, istruzione scolastica e/o formazione professionale, attraverso la costruzione di percorsi socio-educativi individuali.

Oltre alla collocazione presso le comunità che fanno parte del RTI, è prevista l’accoglienza presso privati, in forma di “affidamento familiare”.

L’affidamento familiare di minore straniero non accompagnato è in linea di massima simile all’affidamento ordinario. Questo tipo di accoglienza è da privilegiare rispetto all’inserimento in strutture residenziali socio-educative, perché inserisce il minore all’interno di una rete affettiva di tipo familiare. Per realizzare un progetto di affidamento il primo passo è quello di rivolgersi ai servizi sociali, nello specifico all’Equipe Affido del Comune di Ancona, che periodicamente organizza incontri formativi ed informativi in materia. La famiglia o la singola persona interessata verrà valutata, al fine di verificare che sia idonea ad intraprendere il percorso con il minore. Qualora valutata positivamente la famiglia, insieme al minore vengono affiancati dai servizi sociali al fine di assicurare il positivo svolgimento di quest’esperienza.